A proposito del naufragio di migranti a Cutro, Elly Schlein considera le parole di Matteo Piantedosi “indegne, disumane e inadeguate al ruolo ricoperto”. Non usa mezzi termini la neo segretaria dem, intervenendo all’audizione del ministro dell’Interno in Commissione Affari costituzionali della Camera. Schlein si unisce a chi chiede a gran voce le dimissioni del ministro, auspicando un provvedimento netto da parte di Piantedosi e non solo.

Attendiamo fiduciosi delle indagini della magistratura, ma dal punto di vista politico mi unisco alle voce dei colleghi che mi hanno preceduto e che suggeriscono le dimissioni di Piantedosi e dalla presidente Giorgia Meloni una profonda riflessione, anche sul ministro Salvini e sul ministro Giorgetti.

Proprio la premier Giorgia Meloni, secondo Elly Schlein, sarebbe responsabile di “un’altra assenza grave”: il riferimento al di là di Crotone va a “quanto accaduto a Firenze“.

Bisogna chiamare le cose per quello che sono: è stata una aggressione squadrista, e stigmatizzo anche le parole del ministro Valditara sulla lettera della preside.

Naufragio migranti Cutro, Meloni scrive all’Ue: “Lavorare tutti insieme per ribadire che in Europa si entra solo legalmente”

Le affermazioni nel mirino di Schlein e pronunciate dal ministro Piantedosi a proposito del naufragio di Cutro erano finite nell’occhio del ciclone: il titolare del Viminale aveva parlato di “assenza di senso di responsabilità dei migranti che si imbarcano con i figli”.

In audizione, Piantedosi è tornato a difendere l’operato dei soccorritori, ribadendo come inizialmente non fosse stata segnalata “una situazione di pericolo o di stress a bordo, evidenziando la presenza di una persona sopra coperta e altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell’imbarcazione. Poi c’è stato un peggioramento delle condizioni meteo“. Il ministro ha anche sottolineato come la Procura abbia iscritto nel registro degli indagati quattro scafisti.

Nel frattempo, a proposito della questione migranti, Giorgia Meloni scrive all’Unione Europea e chiede di “lavorare tutti insieme per ribadire il principio che in Europa si entra solo legalmente”, “in condizione di totale sicurezza”. La premier invita dunque a “contrastare, senza tentennamenti, i clan criminali che alimentano l’immigrazione illegale di massa”.

Senza concreti interventi dell’Ue, sin dalle prossime settimane e per l’intero anno, la pressione migratoria sarà senza precedenti. È fondamentale e urgente adottare da subito iniziative concrete, forti e innovative per contrastare e disincentivare le partenze illegali.