Per Matteo Renzi la vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd “cambia la politica italiana”. Parola di ex senatore semplice, che oltre a fare i complimenti alla neo-segretaria dem “perché vincere le primarie con un milione di partecipanti richiede tenacia e coraggio”, gongola perché le buone notizie sono soprattutto per i centristi di Italia Viva e del Terzo polo. “Noi siamo altro, siamo altrove”, spiega l’ex premier (ed ex segretario Pd) nella sua Enews: “Per chi crede nel riformismo anziché massimalismo, nel creare lavoro anziché nei sussidi, nel firmare le leggi sui diritti civili anziché nel farci i convegni, nell’aumentare lo stipendio a operai e professori anziché organizzare le proteste, oggi lo spazio che si apre è fantastico”. “Al di là degli aspetti personali – spiega – la questione è politica. Ciò che è avvenuto è molto importante. Il Pd diventa un partito di sinistra-sinistra che compete direttamente con il Movimento 5 Stelle e assorbe i partitini di sinistra radicale. Non si tratta di esprimere un giudizio di merito, dire se si è d’accordo o meno: è un dato di fatto che la vittoria di Schlein cambia la pelle del Pd. Qualcuno pensa che ciò sia un bene, qualcuno pensa che ciò sia un male: comunque la si pensi, tutti devono riconoscere che è un dato di fatto. Ed è un fatto di chiarezza importantissimo”.


Intanto nei sondaggi continua a primeggiare Fratelli d’Italia con il 28,5% anche se meno rispetto a qualche settimana fa segno che gli italiani stanno mettendo la luna di miele in soffitta. Segue il Pd, che guadagna tre punti, arrivando al 19,5%. Scende in terza posizione il M5S con una percentuale del 16%, perdendo due punti e mezzo. La Lega è stabile al 10%, seguita da Azione-Italia Viva all’8% (+0,5). Forza Italia guadagna mezzo punto, arrivando al 7,5%, mentre ottengono l’1,5% Noi Moderati (stabile), Verdi-Sinistra (-1,5) e Più Europa (-0,5). E’ il quadro che emerge dal sondaggio per Porta a Porta, realizzato da Noto Sondaggi. Per quanto riguarda le coalizioni, il centrodestra (Fdi-Lega-Fi-Noi Moderati) raggiunge il 47,5% (+0,5), mentre il centrosinistra (Pd-Verdi-Sinistra-+Europa) si ferma al 22,5% (+1).