Qual è il significato di doomscrolling? E’ un neologismo inglese entrato nell’Oxford Dictionary nel 2020: la parola indica la tendenza a cercare in modo ossessivo cattive notizie online, scorrendo (scrolling) sullo schermo del nostro telefonino (o tablet, o pc) per informarci sulle sventure (dooms) che accadono nel mondo. In senso figurato perché le pagine che si scorrono su pc o smartphone sono quelle più tristi e deprimenti. Letteralmente «Doom» significa condanna, destino, fato, con accezione priva di allegria. «Scroll» è l’atto di far scorrere lo schermo con il nostro dito, specialmente su quei social, che nel 2020 hanno visto esplodere i tempi di permanenza dei loro utenti.

Siamo curiosi, e proprio come quando passiamo accanto a un incidente stradale rallentiamo per vedere cosa è successo, così accade quando scorriamo le notizie sul telefonino: appena ci imbattiamo in un titolo a effetto o un post di Facebook confezionato ad hoc per ottenere clic (in inglese clickbait, o acchiappaclic in italiano), ci fermiamo a leggerlo.

Doomscrolling significato, essere immersi in notizie negative

Secondo Anand et al. (2021) ci sono dei bias cognitivi che spingono molte persone a persistere nel doomscrolling. Farlo ci serve a dare un senso all’esperienza che stiamo vivendo ed a quello che sta succedendo nel mondo, ci aiuta a fare ordine in una situazione incerta e a riempire il vuoto informativo. L’aspettativa è di ampliare le prospettive, arrivare ad un maggiore senso di controllo (più ne so, più ne capisco, più posso controllare) e quindi ridurre i sentimenti negativi.

Le persone che fanno il doomscroll possono essere risucchiate in un circolo vizioso. Invece di disconnettersi, si agganciano e vengono ulteriormente attratti. Può portare a comportamenti ossessivi come il controllo costante degli aggiornamenti sulle notizie come un modo per alleviare il disagio emotivo.

I doomscrollers credono di aver bisogno di controllare le notizie perché li farà sentire meglio. In realtà, la ricerca ossessiva di aggiornamenti sulle storie ha l’effetto opposto e interferisce con la vita quotidiana delle persone, affermano gli autori dello studio.

Doomscrolling, una strategia di sopravvivenza

Siamo istintivamente portati a prestare attenzione a qualsiasi situazione potenzialmente pericolosa, soprattutto in periodi di incertezza, quando la ricerca di informazioni mira anche ad aumentare il nostro senso di controllo. Ne va della nostra sopravvivenza. Ma in un mare di informazioni abbiamo anche la preoccupazione di perderci qualcosa di importante. Così continuiamo a cercare.

Il doomscrolling è quindi una strategia che mettiamo in atto in un contesto di crisi, di incertezza, di paura e di minaccia che è disadattiva nella misura in cui diventa eccessiva e porta ad intense emozioni di stress.

Alcuni individui hanno la capacità di assorbire notizie estremamente deprimenti senza alcun effetto psicologico tangibile. Altri non sono in grado di farlo e dimostrano un comportamento ossessivo compulsivo con i media. In alcuni casi estremi, non sono in grado di staccare sé stessi e la propria vita dalle cattive notizie che stanno leggendo.

Anna Bonapersona