La cronaca americana restituisce un’altra immagine inquietante della società statunitense: presso la Matanzas High School di Flagler, in Florida, uno studente di 17enne è stato arrestato dopo aver aggredito un’impiegata scolastica che gli aveva sottratto la Nintendo Switch, popolare console di videogiochi tra i teenager.

La scena è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza del liceo. Ora il ragazzo si trova presso l’ufficio dello sceriffo della Contea con l’accusa di lesioni aggravate.

L’incidente risalerebbe allo scorso 21 febbraio, il caso è stato successivamente consegnato nella mani del Dipartimento di giustizia minorile dello Stato.

Studente aggredisce prof dopo confisca Nintendo Switch, cosa rischia il ragazzo

L’aspetto forse più grave dell’intera vicenda risiede nel fatto che l’episodio pare non fosse isolato, e che il modus operandi del 17enne fosse comune prassi. La donna si trova ancora in ospedale, dove è ricoverata dal giorno dell’aggressione per aver confiscato la Nintendo Switch a uno studente indisciplinato. Le sue condizioni sono in lento miglioramento.

Notevole la differenza di stazza tra i due: il ragazzo sarebbe infatti alto oltre 1.80 e peserebbe circa 110 chili, il che fa capire quanto sia stato violento il pestaggio subìto dall’insegnante. Nel filmato ora a disposizione degli inquirenti, si vede chiaramente come la vittima perda immediatamente i sensi, ma nonostante questo il 17enne, sicuramente accecato dalla rabbia, continua a sferrarle calci e pugni. Ci vorrà qualche secondo prima che alcune persone si accorgano di cosa stia accadendo e lo trascinino via.

Purtroppo questa triste vicenda getta nuove ombre sulla sicurezza all’interno dei luoghi scolastici, dopo la sparatoria in Texas avvenuta quasi un anno fa. Il ragazzo sarà giudicato da alcuni esperti forensi per capire se debba essere trasportato in un centro di recupero per i suoi eccessivi scatti d’ira. La dirigente scolastica ha espresso le proprie condoglianze per l’accaduto, e ha promesso di vigilare maggiormente sugli aspetti negativi, spesso nascosti, che riguardano sia gli alunni che il corpo docente.