La guerra tra Russia e Ucraina è giunta al suo 368esimo giorno, con Putin e Zelensky come attori protagonisti. E lo scenario bellico non accenna a placarsi. Nelle ultime ore sono arrivate anche le dichiarazioni di Joe Biden che ha sostanzialmente bocciato il piano di soluzione politica proposto dalla Cina. Nel frattempo, in mattinata Putin ha nuovamente rilasciato commenti sul conflitto in essere.

Guerra in Ucraina, Putin lancia l’appello al popolo russo

Il numero uno del Cremlino, Vladimir Putin, intervistato dal canale tv russo Rossiya-1 ha spiegato che “l’occidente ha un solo obiettivo, quello di liquidare la Federazione Russa.” Per Putin, l’unità del suo popolo è la chiave che l’ha portato sempre ai successi: “Il nostro popolo non è secondo a nessuno quando è coeso e unito. L’occidente potrebbe ammettere la Russia nella ‘famiglia delle nazioni civilizzate’ solo dividendola in parti separate. E perché questo? Per poterle comandarle a piacimento e porle sotto il suo controllo“. Quindi, il numero 1 della Federazione russa ha rilanciato contro la Nato, accusandola di fornire armi a Kiev e – quindi – di partecipare alla guerra: “Essi (la Nato) inviano decine di miliardi di dollari di armamenti all’Ucraina. Questa è di fatto una partecipazione (al conflitto). Nelle condizioni attuali, con tutti i principali Paesi Nato che hanno dichiarato che il loro obiettivo principale è infliggerci una sconfitta strategica, così che il nostro popolo possa soffrire come dicono, come possiamo ignorare, in queste condizioni, le capacità nucleari?”

Zelensky “Necessario costruire uno stato che sia in grado di difendersi”. Kiev: “Liberiamo la Crimea”

Zelensky ha replicato a stretto giro, dichiarando che la sua Ucraina combatterà per i prossimi dieci anni. Il presidente ha fatto sapere che se anche il suo Stato dovesse firmare un trattato di pace, l’allerta contro una possibile aggressione russa resterà ai massimi livelli. “È necessario costruire uno stato ucraino che in futuro sia in grado di difendersi.”

In mattinata, il vice capo dell’intelligence del ministero della Difesa di Kiev (Gur) Vadym Skibitsky, ha invece affermato che l’Ucraina lotterà e sarà pronta ad avviare una nuova offensiva in primavera con l’obiettivo di riprendersi la Crimea e liberare i territori occupati: “Ci fermeremo solo quando ripristineremo il Paese entro i limiti del 1991. Uno degli obiettivi sarà il tentativo di inserire un cuneo nel fronte russo a sud, tra la Crimea e la terraferma russa. L’Ucraina colpirà i depositi di munizioni sul territorio russo, compresa la regione di Belgorod, gli attacchi partono da lì.”

Parole che fanno seguito al commento del ministro della Difesa dell’Ucraina, Oleksiy Reznikov, il quale ha chiesto nuovamente la fornitura di armi e munizioni per resistere alle truppe del Cremlino: “La fornitura di attrezzature all’Ucraina dipende principalmente dal periodo di addestramento dell’esercito. Quindi, in pochi mesi le forze militari ucraine saranno completamente pronte: poi, secondo la decisione dello Stato maggiore, si verificheranno determinati eventi”.

L’Italia vicina a Kiev per il futuro

Il ministro per le Imprese e il made in Italy Adolfo Urso, in un’intervista al Messaggero, ha fatto sapere che l’Italia sarà al fianco dell’Ucraina per un futuro luminoso e di ricostruzione:

“Meloni ha parlato di un Piano Marshall per l’Ucraina. Dobbiamo fare per Kiev quel che gli Stati Uniti hanno fatto nel dopoguerra per noi. È la vera sfida della libertà e del benessere nel nostro Continente”