Una tredicenne è stata ricoverata in ospedale in gravi condizioni per i colpi che due coetanee le hanno inferto con un paio di forbici. L’aggressione avvenuta oggi pomeriggio intorno alle 16 nei pressi di un giardino pubblico, in via Roncolevà, a Castelbelforte, in provincia di Mantova.

Una tredicenne è stata colpita con le forbici da due coetanee

Una ragazza di tredici anni è stata aggredita, picchiata e colpita con un paio di forbici, in prossimità di un giardino pubblico a Castelbelforte, piccolo comune del Mantovano al confine con la provincia di Verona. Le responsabili dell’aggressione sono due coetanee e compagne di classe.

Le tre ragazzine si sarebbero incontrate forse per chiarire qualche malinteso sorto tra di loro a scuola, anche se qualcuno parla di un agguato in cui, con una scusa, la tredicenne sarebbe stata attirata nel parco.

Le urla di paura e di dolore della vittima sono state udite da una donna che abita vicino al parco e che ha dato l’allarme. Subito sono arrivati i soccorsi, un’ambulanza e un’eliambulanza. La ragazzina era a terra, sull’erba, e perdeva molto sangue ma era vigile e cosciente. Ora si trova all’ospedale Borgo Trento di Verona.

Un agguato secondo i carabinieri

Secondo i carabinieri, che hanno fermato le due autrici dell’aggressione, si sarebbe trattato di un vero e proprio agguato: dopo averla attirata con una scusa, una l’avrebbe tenuta ferma mentre l’altra l’avrebbe colpiva prima con dei pugni alla testa e poi con una forbice all’addome con una forbice. Ignoto al momento il movente dell’aggressione.

Sui motivi dell’aggressione è ancora buio fitto, anche se sembra da escludere la pista del bullismo o quella dell’appartenenza a qualche gang giovanile. Tuttavia, secondo i carabinieri si sarebbe trattato di un vero e proprio agguato: le autrici del fatto, dopo aver attirato la vittima, una l’avrebbe tenuta ferma mentre l’altra l’avrebbe colpiva prima con dei pugni alla testa e poi all’addome con una forbice. Sulla vicenda ora indaga la procura dei minori di Brescia, competente territorialmente.

“Siamo tutti increduli e sconcertati – ha detto il sindaco nonché vice presidente della Provincia, Massimiliano Gazzani – L’episodio lascia basita la nostra comunità sia per la violenza usata che per l’età delle protagoniste“.