Classe ambientale Euro cos’è? I produttori negli anni sono stati costretti a tener conto di una normativa europea di riferimento su come costruire veicoli in modo tale che questi avessere un impatto ambientale il migliore possibile. Questo perché? Seplicemente per combattere l’inquinamento.

Grazie dunque a un nuovo modo di intendere la progettazione sempre più rivolta a un’ottimizzazione del rapporto prestazione – emissioni inquinati, non esiste più il vecchio modo di concepire i motori a combstione interna, ovvero la ricerca della sola potenza. Ma oltre a quella le auto si progettano e realizzano anche in base ad altri parametri.

Classe ambientale cos’è?

La classe ambientale nient’altro è che una categoria emissiva a cui appartiene la nostra auto. Queste categorie sono classificate (da qui classe) in una tabella di riferimento (secondo degli standart europei per le emissioni inquinanti) e in dicano il grado di inquinamento ovvero di impatto ambientale che ha il nostro veicolo rispetto alle emissioni di biossido di carbonio nell’aria che noi respiriamo quotidianamente.

Queste classi sono indicate con la sigla EURO seguita da un numero. Se andiamo a ritroso nel tempo, ci accorgiamo che la prima volta che i produttori si sono dovuti attenere alle nuove normative che indicavano quali erano i parametri entro i quali i motori a combustione interna dovevano rientrare, correva l’anno 1992. Anno in cui sono inizaiti i dettami di limiti sempre più stringenti per qiunto riguarda le emissioni delle sostanza inquinanti.

L’ultima classe, risale invece a qualche anno fa, al 2015. In 23 anni l’obiettivo posto dalla UE confrontata con la prima normativa, ha raggiunto il punto massimo con la classe 6 che riduce sostanzialmente le emissioni delle sostanze inquinanti del 96%.

Tornando un attimino alle imposizioni UE, se prima entro certi limiti dovevano reientrare le produzioni dei motori diesel, ritenuti i più inquinnati e pertanto oggetto di modifiche ed inserimenti di filtri particolati, oggi e più precisamente dall’EURO 4, ovvero dl 2005 essi vanno a interessare anche i motori a benzina, a Gas e a metano.

Per quanto concerne invece il lavoro pratico, pur rispettando le norme, fino al 2017 le omologazione delle auto in materia di antiquinamento venivano rilasciate dopo i test effettuati sui cosiddeti “banchi di prova” nei laboratori che però non restituivano un dato reale come quello effettuato sirettamente su strada, pertanto i test ovvero le valutazioni delle emissioni di un veicolo, dal 2017 a oggi si fanno con l’autovettura in strada.

Classe ambientale euro cos’è? La classificazione EURO

  • EURO 1 – 1992

Come gia accennato l’introdzione della prima categoria è avvenuta nel 1992: per la riduzione di monossido di carbonio, alle aziende ptoduttrici ha imposto la realizzazione di auto a benzia senza piombo e l’inserimento di un convertitore catalittico

Questi erano i limiti di emissioni di una classe EURO 1 CO – 2.72 g/km (benzina e diesel) HC+ NOx – 0.97 g/km (benzina e diesel) PM – 0.14 g/km (rigardava solo il diesel)

  • EURO 2 – 1997

Dopo il primo Gennaio 1997, è entrata in vigore la direttiva 94/12 che allora ha imposto ulterioremente la riduzione delle emissioni di monossido d carbonio, tantè che i limiti sono passati 2,72 a 2,20 g/km, mentre per il particolato sono scesi da 0,14 a 0,08 g/km.

  • EURO 3 – 2001

Con l’omologazione Euro 3, il limite massimo di monossido di carbonio (CO) è stato imposto a 2,30 g/km per le auto a benzina e a 0,64 g/km per i veicoli diesel, mentre le emissioni di particolato sono state limitate a 0,05 g/km.

  • EURO 4 – 2005 e EURO 5 – 2009

Con l’EURO 4 introdotto nel 2005 e l’ EURO 5 introdotto nel 2009 si è virato dritti sulla pulizia delle emissioni delle vetture Diesel, riducendo le emissioni di particolato (PM) ed ossidi di azoto (NOx).

Questi i limiti di emissioni classe EURO 4 – auto benzina CO – 1.0 g/km HC – 0.10 g/km NOx – 0.08 PM – EURO 4 – auto Diesel CO – 0.50 g/km HC+ NOx – 0.30 g/km NOx – 0.25 g/km PM – 0.025 g/km

  • EURO 6 – 2015

Con l’avvento dell’Euro 6 per quanto concerne il motore diesel, sono stati introdotti due sistemi: il sistema EGR che permette di abbattare le emissioni inquinanti grazie a un principio che si basa sul far ricircolare in aspirazione parte dei gas di scarico, e il SCR un sistema che permete di abbattere gli ossidi di azoto attraverso l’additivo AdBlue.

La Euro 6 poi è stata succesivamente potenziata da altre sottocategorie: Euro 6A, 6B, 6C e 6D-Temp. La differnza che intercorre tra loro è strettamente legata al quantitativo di emissioni accertato in fase di omologazione.

Questi sono i limiti di emissioni classe EURO 6 – auto benzina CO – 1.0 g/km HC – 0.10 g/km NOx – 0.06 g/km PM – 0.005 g/km PN – 6.0×10 ^11/km Limiti di emissioni classe EURO 6 – auto Diesel CO – 0.50 g/km HC+ NOx – 0.17 g/km NOx – 0.08 g/km PM – 0.005 g/km PN – 6.0×10 ^11/km

Come verificarla?

Ma come si può verificare la classe ambientale dell’auto? Ci sono diversi modi: o sul web o nel modo più classico possibile, optando per la consultazione cartacea.

  1. Sul Web, consultare il Portale dell’Automobilista (www.ilportaldellautomobilista.it). Basterà cliccare sul link dedicato ai servizi online, selezionare successivamente il titolo “verifica classe ambientale veicolo”, ed inserire il tipo di veicolo ed il numero di targa.
  2. In modo cartaceo, controllando il libretto di circolazione al punto V.9 per le vetture più recenti e nel riquadro 2 per quelle con parecchi anni sulle spalle.