La direttiva Ue sulle case green ha suscitato forti reazioni in Italia. L’efficientamento energetico è
considerato da tutti una priorità, ma secondo il centrodestra non è possibile raggiungerlo con una così
breve scadenza. Entro il 2030 infatti, gli edifici residenziali in Europa dovranno raggiungere almeno la
classe di prestazione energetica E, per poi arrivare alla D entro il 2033.
Case green, Gazzini (Lega): “Una direttiva folle”
Matteo Gazzini, europarlamentare Lega, è intervenuto sul tema nella trasmissione “Nautilus” condotta
da Vanessa Piccioni e Francesco Fratta in onda su Cusano News 7:
“Questa nuova direttiva è una follia, e lo dico ottimisticamente parlando. Una transizione verde fatta in
questa maniera andrà a distruggere le famiglie italiane, non è possibile fare ciò che si propone di fare.
Non tanto per una questione di denari, non è un problema di soldi ma un problema di materie prime: fare
un rinnovamento così brusco in così pochi anni è un vaneggiamento integralista delle sinistre europee
che è destinato a fallire. Il 75% del reparto immobiliare italiano è in classe G. 3 case su 4 dovranno
essere ristrutturate, per non parlare degli edifici pubblici, entro il 2030 dovranno essere in classe E: è
una cosa impossibile. Già abbiamo visto cosa è successo con il super bonus 110, riqualificati una
minima percentuale degli edifici. Stiamo parlando di una spesa di 3 o 4 miliardi di euro, una roba folle.
Questa direttiva passerà al parlamento a marzo e poi passerà ad una serie di negoziati”.
Danzi (M5S): “Misura necessaria”
Sempre nel corso della trasmissione “Nautilus” su Cusano Italia Tv, è intervenuta anche Maria Angela
Danzì, europarlamentare M5S, di tutt’altro avviso rispetto al collega leghista:
“Io penso che ci sia necessità di rendersi conto che stiamo vivendo una crisi climatica, energetica che ci
impone certe scelte. Per le auto stiamo parlando di 13 anni, in 13 anni si possono fare tante cose. Quello
che si chiede in Europa è che ci siano risorse adeguate. Cominciamo a mettere in condizione che chi
vuole comprare un’auto sin da ora possa farlo senza disagi”.
Per quanto riguarda il problema legato ad una possibile dipendenza dalla Cina, Danzi ha sottolineato:
“Ho la sensazione che nessuno abbia letto seriamente le direttive. Io sono veramente preoccupata dalla
poca consapevolezza, vedo un atteggiamento negazionista, anacronistico. Tutti navigano
controcorrente. La Commissione ha una maggioranza di centro in Europa. Cerchiamo di essere concreti
e raccontare agli italiani le cose come stanno. La transizione ecologica è necessaria. Nel 2024 le scorte
di benzina e diesel ci sarà il rischio che siano finite e che a 2,50 euro al litro le famiglie non potranno
permettersi di pagarle. Facciamo come stanno facendo in USA e in Germania con aiuti di stato
importanti. Se non accettiamo questa scommessa resteremo ancora una volta il fanalino di coda.
Quando ci sediamo a tavolo e dobbiamo negoziare tempi, la direttiva che riguarda gli immobili già lo
prevede, se ci sono degli obblighi ci saranno quando andremo a ristrutturare un edificio. Abbiamo delle
gravi necessità: muoiono 80mila persone a causa dello smog, 15mila sono morte premature. Questi non
sono slogan della sinistra, ma necessità di chi abbia a cuore le prossime generazioni. L’Italia potrebbe
non farcela a rispettare tutte scadenze. Le abitazioni di nuove costruzioni dovranno avere quelle
caratteristiche. Io ho solo una grande preoccupazione: che abbiamo tante risorse e che questo governo
non sia in grado di scegliere”.