Dal punto di vista strettamente sportivo, il Super Bowl altro non è che la finale della Nfl, acronimo di National Football League, la lega di football americano professionistico. Una lega fondata nel 1920 e che nel 1922 adotta il nome con il quale è conosciuta oggi. Nello specifico, si tratta della sfida tra le due squadre che hanno vinto, a loro volta, le due conference che compongono la Nfl, ovvero l’American Football Conference e la National Football Conference. Sono 16 le squadre professionistiche che partecipano a ciascuna conference e che si affrontano nell’arco della regular season. Terminata la stagione, i team che hanno vinto la propria conference e le due migliori seconde si garantiscono l’accesso ai playoff. Al termine dei playoff sono previste le finali delle due conference: le squadre che vincono accedono al Super Bowl.

Superbowl, l’Halftime Show e i record di ascolti

Al di là dell’importanza sportiva della finale Nfl, il Super Bowl è uno degli show più attesi dell’anno anche e soprattutto per il suo celebre Halftime Show: lo spettacolo musicale dell’intervallo. Le più grandi stelle e i più famosi gruppi della musica mondiale si sono esibiti nel corso degli anni alla fine del primo tempo del match. Un intervallo di circa 20 minuti in cui il terreno di gioco viene trasformato in un pirotecnico palcoscenico pronto per le performance delle star. Memorabile, per esempio, l’esibizione di Michael Jackson nel 1993 a Pasadena: per la critica americana, fu quello l’halftime che marcò un “prima” e un “dopo”.

La spettacolarizzazione dell’intervallo e la concezione che si ha oggi dello show derivano da quel 31 gennaio, con il “King of pop” in grado di catturare l’attenzione di tutto il mondo. Negli anni successivi ecco Diana Ross, i Blues Brothers, i Rolling Stones, Madonna, Bruce Springsteen, la performance definita “scandalosa” di Janet Jackson e Justin Timberlake, quelle di Beyoncé, dei Coldplay e le esibizioni da record di Lady Gaga e Katy Perry. Va ricordato, tra l’altro, che nessun artista viene pagato per l’halftime show, ma il risvolto mediatico dell’evento è talmente grande che difficilmente le star rinunciano all’invito degli organizzatori (e quando lo fanno, le motivazioni non sono economiche).

Con una media di 150 milioni di telespettatori (e 60 milioni a livello internazionale), la finale del campionato di football americano (NFL) è stato il programma più seguito nella storia della televisione USA.

Solo gli spot pubblicitari, durante la notte del Super Bowl, hanno generato quest’anno 490 milioni di euro di ricavi (con in media la presenza di 75 inserzionisti pubblicitari). Amazon e Google, infine, possono vantare, fino ad oggi, il record dello spot più costoso (si tratta per la cronaca di un 90 secondi del valore di 15,7 milioni di euro nell’edizione del 2020).

Alessandro Girola