Le sigarette elettroniche fanno male? La lotta al tabagismo si fa sempre più aspra, si sta muovendo tutto dopo la decisione presa dalla Nuova Zelanda in cui dopo un pacchetto di riforme approvate mesi fa, il paese ha l’intenzione di diventare smoke.free entro il 2025. In Italia invece dopo le parole del Ministro della Salute Orazio Schillaci. Qualche giorno fa è nata anche una petizione coordinata dall’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs insieme alla Sitab, la Società italiana di tabaccologia. Il tutto è mirato al divieto di vendita di tabacchi o prodotti a base di nicotina ai cittadini dell’Unione Europea nati dal 2010 in poi, creando delle generazioni zero tabacco.

Le sigarette elettroniche fanno male?

Sigarette tradizionali, tabacco, vaporizzatore, e-cig e sigaretta elettronica, tanti dispositivi, modi e nomi per indicare fondamentalmente lo stesso prodotto. Le sigarette elettroniche fanno male? Il professor Giacomo Mangiaracina, Presidente dell’Agenzia nazionale per la prevenzione ed esperto in tabagismo è intervenuto durante la trasmissione “Pomeriggio Con Noi”, condotta da Francesca Romana Macrì e Francesco Acchiardi in onda ogni giorno su Cusano Italia Tv. Il professor Mangiaracina parlando di sigarette elettroniche e soprattutto della lotta al tabagismo che in Italia sta avvenendo attraverso dei “lenti” rincari sui prodotti legati al tabacco. Secondo il professore questi rincari non sono sufficienti però a scoraggiare i fumatori e spiega: “É un rincaro che non ci soddisfa per niente, io sono stato il fondatore della società scientifica di tabaccologia, ed abbiamo annoverato tutti gli esperti in Italia che si occupano della materia e non siamo soddisfatti. Non si capisce perché in Inghilterra e Francia un pacchetto di sigarette costa 10 sterline o 10 euro ed in Italia 6 euro. Questa è una situazione che dovrebbe uniformare i prezzi a livello europeo, non ci dovrebbero essere differenze, aumentiamo di 2 o 3 euro non di 20 centesimi. Ci sono delle esperienze in vigore nel mondo, ad esempio in Australia e Nuova Zelanda un pacchetto costa 20 dollari, 18 euro, e questo avviene per scoraggiare i giovani i quali con 18 euro anziché acquistare tabacco portano la fidanzata a mangiare fuori e questo fa capire quanto sia incongruente il fumare rispetto ad altre scelte di vita.”

Sigarette elettroniche, il ministro Schillaci: “Non è dimostrato che siano meno nocive

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci qualche settimana fa, riguardo la lotta al tabagismo ha dichiarato: “Il costo annuale delle cure per i tumori da fumo è circa il doppio di quanto incassiamo dalle accise sul tabacco, 14,40 miliardi nel 2021. Stiamo verificando quale sia lo strumento più idoneo per inasprire i divieti, anche all’aperto. Aspetto di raccogliere evidenze certe sui danni causati da sigarette elettroniche e prodotti senza combustione. Aumenta in modo esponenziale il consumo di sigarette senza fumo tra gli adolescenti che comunque contengono nicotina e generano dipendenza. Non è dimostrato che siano meno nocive, a differenza di quanto si fa credere.” Infine il ministro conclude affermando di non aver mai fumato: “Mai acceso una sigaretta. Non ne ho sentito il desiderio e non solo perché da medico so quanto facciano male.”