Per la prima volta dallo scoppio della guerra in Ucraina, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è recato in visita a Kiev. A confermare la notizia è un video rilasciato questa mattina su diversi canali social a cui ha poi fatto seguito la sottolineatura di diversi organi di stampa internazionali come il Bild e il Politico.

Stando alle prime fonti, l’arrivo di Joe Biden sarebbe stato trattato in completa riservatezza, nonostante alcuni rumors già dal primo mattino avessero segnalato la presenza di una “delegazione importante”. In seguito è poi arrivata la conferma dai diretti interessati, a partire dal presidente Zelensky che ha così accolto la notizia:

Joseph Biden, benvenuto a Kiev. La tua visita è un segnale estremamente importante di sostegno a tutta l’Ucraina. È la visita più importante nell’intera storia delle relazioni fra l’Ucraina e gli Stati Uniti. Biden e i partner devono continuare a fare tutto il possibile per aiutare l’Ucraina a vincere, Biden e gli Usa sono rimasti in contatto costante quest’anno e questa è una visita estremamente importante in un periodo così difficile per l’Ucraina che combatte per la libertà del mondo.

Kiev, la prima visita di Biden in Ucraina: “La democrazia resiste”

Dopo l’ufficializzazione del suo arrivo, è stato poi lo stesso Joe Biden a certificare l’importanza della sua visita andando a sottolineare in particolar modo lo stoicismo ucraina ad un anno di distanza dallo scoppio della guerra. Nel breve intervento che ha fatto seguito al suo arrivo, il presidente degli Stati Uniti d’America ha dichiarato:

Come alleati e partner continueremo a sostenere la vostra causa, siamo sempre pronti a parlare con voi di quello di cui avete bisogno, siamo dalla vostra parte e sono qui per sostenere non solo le istituzioni, ma anche i comuni cittadini. Avete dimostrato di essere eroici e tutto il mondo lo ha visto. Un anno dopo, Kiev è in piedi. E l’Ucraina sta in piedi. La democrazia resiste. Gli Stati Uniti resteranno a fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. In settimana arriveranno nuove sanzioni nei confronti della Russi. La Russia voleva cancellare l’Ucraina dalle mappe, ma sta fallendo, l’esercito russo sta perdendo i territori una volta occupati, i soldati stanno scappando non solo dall’esercito, ma dalla Russia stessa. Noi siamo rimasti uniti, la Nato è rimasta insieme, Putin non ci ha diviso, pensava di poterci sconfiggere, ma credo che ora non lo pensi più… solo Dio sa cosa sta pensando. Abbiamo costruito un’alleanza in tutto il mondo, circa 50 Paesi hanno aiutato l’Ucraina a difendersi, abbiamo unito le democrazie del mondo.

Come riportato nelle dichiarazioni, Biden ha dunque preannunciato nuovo sostegno all’Ucraina sotto diversi punti di vista; innanzitutto di stima l’arrivo di altri 500 milioni di dollari in aiuti che comprenderanno il comprato militare tra munizioni e armi anticarro. Insomma, lo scenario bellico si condisce di un ulteriore dettaglio fondamentale: dall’incontro di Biden e Zelensky è molto probabile che verranno fuori temi decisivi per l’esito della guerra che ormai sconvolge le vita del popolo ucraino e non solo. La speranza – di tutti – è che si possa sventare una escalation militare che ormai da mesi sembra essere la minaccia più temuta.

Mosca: “Biden ha giurato fedeltà al regime neonazista”

Dura la reazione del Cremlino, a partire da vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev che ha commentato l’incontro tra i due leader: “Biden, avendo ricevuto in precedenza garanzie di sicurezza, è finalmente andato a Kiev. Ha promesso molte armi e ha giurato fedeltà al regime neonazista fino alla tomba.”

Sergei Markov, politologo e uomo considerato vicino al presidente russo Vladimir Putin, ha aggiunto: “Biden è volato a Kiev. Putin, attraverso canali segreti, su richiesta di Washington, ha dato garanzie di sicurezza per la visita di Biden a Kiev. Ma Zelensky ha dato l’ordine di attivare deliberatamente un falso allarme antiaereo”.