Detrazione spese universitarie 2023: con il decreto ministeriale n. 1406 del 23 dicembre 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 37 del 14 febbraio 2023, il Ministero dell’Università della Ricerca (MUR) ha individuato e comunicato gli importi delle tasse e dei contributi di iscrizione alle università non statali ai fini della detrazione dall’imposta lorda sui redditi dell’anno 2022.

Detrazione spese universitarie 2023:

L’art. 1 del suddetto decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca delinea una specifica tabella all’interno della quale vengono indicati gli importi massimi di spesa relativa alle tasse e ai contributi di iscrizione per la frequenza delle seguenti tipologie di corsi delle Università non statali, detraibile dall’imposta lorda sui redditi dell’anno 2022, per ciascuna area disciplinare di afferenza e zona geografica in cui ha sede l’Ateneo presso il quale è presente il corso di studio:

  • i corsi di laurea;
  • i corsi di laurea magistrale;
  • i corsi di laurea magistrale a ciclo unico.

In particolare, ecco quali sono gli importi massimi detraibili per ogni zona geografica:

  • Area disciplinare medica – Nord 3.900 euro, Centro 3.100 euro, Sud e Isole 2.900 euro;
  • Area disciplinare sanitaria – Nord 3.900 euro, Centro 2.900 euro, Sud e Isole 2.700 euro;
  • Area disciplinare scientifico-tecnologica – Nord 3.700 euro, Centro 2.900 euro, Sud e Isole 2.600 euro;
  • Area disciplinare umanistico-sociale – Nord 3.200 euro, Centro 2.800 euro, Sud e Isole 2.500 euro.

La normativa in oggetto, inoltre, pubblica all’interno dell’allegato n. 1 le classi di laurea, di laurea magistrale e di laurea magistrale a ciclo unico che rientrano nelle aree disciplinari che abbiamo citato poco sopra, nonché le zone geografiche delle regioni.

Ecco quali sono i corsi di laurea che rientrano nell’Area disciplinare sanitaria:

  • Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica;
  • Professioni sanitarie della riabilitazione;
  • Professioni sanitarie tecniche;
  • Professioni sanitarie della prevenzione.

Ecco quali sono i corsi di laurea che rientrano nell’Area disciplinare scientifico-tecnologica:

  • Scienze biologiche;
  • Scienze dell’architettura;
  • Biotecnologie;
  • Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale;
  • Scienze delle attività motorie e sportive;
  • Scienze e tecniche dell’edilizia;
  • Scienze e tecnologie agrarie e forestali;
  • Scienze e tecnologie alimentari;
  • Scienze e tecnologie chimiche;
  • Scienze e tecnologie della navigazione;
  • Scienze e tecnologie farmaceutiche;
  • Scienze e tecnologie fisiche;
  • Scienze e tecnologie informatiche;
  • Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura;
  • Scienze geologiche;
  • Scienze matematiche;
  • Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali;
  • Disegno industriale;
  • Statistica;
  • Diagnostica per la conservazione dei beni culturali;
  • Ingegneria civile e ambientale;
  • Ingegneria dell’informazione;
  • Ingegneria industriale;
  • Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio;
  • Professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali;
  • Professioni tecniche industriali e dell’informazione;
  • Scienze dei materiali.

Ecco quali sono i corsi di laurea che rientrano nell’Area disciplinare umanistico-sociale:

  • Scienze, culture e politiche della gastronomia;
  • Beni culturali;
  • Lettere;
  • Lingue e culture moderne;
  • Mediazione linguistica;
  • Scienze dei servizi giuridici;
  • Scienze del turismo;
  • Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione;
  • Scienze dell’economia e della gestione aziendale;
  • Scienze dell’educazione e della formazione;
  • Scienze della comunicazione;
  • Scienze e tecniche psicologiche;
  • Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda;
  • Scienze economiche;
  • Scienze politiche e delle relazioni internazionali;
  • Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace;
  • Servizio sociale;
  • Sociologia;
  • Storia;
  • Filosofia;
  • Geografia;
  • Scienze della difesa e della sicurezza.

La spesa massima detraibile per le stesse aree disciplinari riferita agli studenti iscritti ai corsi di dottorato, di specializzazione e ai master universitari di primo e di secondo livello è pari a:

  • 3.900 euro per le regioni situate al Nord;
  • 3.100 euro per le regioni situate al Centro;
  • 2.900 euro per le regioni situate al Sud e nelle Isole.

Agli importi massimi di spesa detraibile di cui abbiamo parlato finora, poi, andrà sommato anche l’importo relativo alla tassa regionale per il diritto allo studio.

LEGGI ANCHE Doppia iscrizione universitaria: le nuove FAQ del Ministero