Incendio Monte Bolettone. Nel pomeriggio di sabato 18 febbraio 2023 è divampato un incendio sul crinale del monte Bolettone, in una zona erbosa che ha scatenato preoccupazione e paura tra gli abitanti della Brianza.

Incendio Monte Bolettone, in fiamme il prato

Gli abitanti della Brianza hanno intravisto fiamme provenire da una zona erbosa del Monte Bolettone, dove questo pomeriggio è divampato un incendio. Il prato interessato dal fuoco era completamente secco a causa della siccità. Inoltre, vista l’alta quota si è alzato il vento che ha favoreggiato la propagazione delle fiamme.

Sono arrivati immediatamente i soccorsi che hanno fermato l’incendio. Attraverso i mezzi di piccole dimensioni e idonei hanno percorso la stretta strada che porta sul Bolettone. Al momento, le fiamme non hanno raggiunto il bosco. Si attendo aggiornamenti.

Altri incendi

Anche lunedì 13 febbraio 2023 si è verificato un incendio boschivo nella zona del Ponale. Sono giunti sul posto i vigili del fuoco che con il supporto dall’alto dell’elicottero, hanno domato le fiamme, divampate a causa della lunga assenza di precipitazioni che sta interessando il territorio. Il fenomeno è avvenuto intorno alle 10:30 di mattina, quando si è alzata un’alta colonna di fumo, visibile anche a diversi chilometri di distanza, mentre le fiamme si sono propagate giungendo all’area boschiva compresa tra il ‘vecchio’ tracciato della Ss45 bis e la strada del Ponale. “Nuovo incendio boschivo causa siccità – ha lanciato l’allarme il sindaco di Arco Alessandro Betta – vi chiedo la massima attenzione per il rischio incendio molto elevato”. I vigili del fuoco che hanno lavorato per fermare l’incendio venivano da Riva del Garda, Arco e Molina di Ledro.

Poi ancora il 4 febbraio si è verificato un altro incendio boschivo nella zona di Marlengo che ha distrutto in tre giorni un’ampia superficie di bosco. Sono passati 14 giorni dall’accaduto e le fiamme sembrano non volersi spegnere totalmente, nonostante il lavoro continuo da parte dei Vigili del fuoco volontari della località altoatesina. Anche oggi, infatti, gli esperti sono impegnati nelle operazioni di presidio della zona e di controllo di alcuni piccoli focolai. Da due settimane più di 900 vigili del fuoco volontari si stanno dedicando all’incendio, addirittura sono arrivati circa 15 diversi corpi di tutto il circondario, impegnati a Marlengo da alcuni giorni. Le fiamme erano infatti divampate in una zona inaccessibile ma il vento ha favorito la propagazione.

Il 10 febbraio, invece, i boschi di Monte Ossolano, frazione del comune di Domodossola, sono andati in fiamme intorno alle 15. Alcune squadre dei Vigili del Fuoco sono state impegnate per lo spegnimento dell’incendio di vaste dimensioni, che ha messo a rischio anche alcune case abitate. Anche i volontari dei Vigili del Fuoco di Gravellona Toce, il personale Aib e i Carabinieri forestali della stazione di Piedimulera sono intervenuti per limitare i danni.

Come si scatenano gli incendi boschivi?

L’incendio boschivo si verifica in alcune condizioni ambientali che favoriscono tale fenomeno. Esso si può sviluppare a causa di un processo chimico di rapida combustione di tronchi, erba e cespugli, oppure a causa del calore per mezzo di un fiammifero acceso, mozzicone di sigaretta o altro, infine, per l’ossigeno. Solitamente l’incendio è naturale ma non vengono escluse probabilità un fenomeno causato da un errore umano o che derivi dalla morfologia del territorio e delle caratteristiche dell’insediamento umano: densità e mobilità della popolazione, occupazione, il modo di utilizzo delle campagne e dell’area pastorale, delinquenza, industria del legno e tanto altro ancora.

Alcune volte tali episodi scatenano tragedie che vedono vittime uomini o animali, ma anche terreni agricoli attivi o a riposo. Grazie al soccorso dei vigili del fuoco e delle squadre di esperti vengono fermati, ma in alcuni casi le fiamme continuano a divampare per giorni sebbene siano meno rischiose.