Firenze aggressione studenti. Intorno alle 8 di questa mattina è avvenuta una rissa tra adolescenti e adulti fuori l’ingresso del Liceo Michelangiolo. Gli studenti coinvolti, iscritti al liceo, sarebbero rappresentanti del collettivo Sum. Resta da chiarire l’identità degli adulti che hanno partecipato all’aggressione. Non è escluso che fossero appartenenti ad una fazione di estrema destra. In un video circolato sul web che ha ripreso la scena si vede un ragazzo costretto sull’asfalto con calci e pugni al volto mentre l’aggressore a cavalcioni infierisce su di lui. Attorno a loro si nota la presenza di altri studenti mentre in sottofondo una docente urla chiedendo all’aggressore di lasciar andare lo studente.

Firenze aggressione studenti, coinvolta una docente?

Alla spedizione punitiva hanno preso parte non solo ragazzi ma anche diversi adulti. L’aggressione è avvenuta poco prima che iniziassero le lezioni a scuola. Il gruppo di adulti si è poi dato alla fuga anche se gli inquirenti sono ora sulle loro tracce. La dirigente scolastica del Liceo Michelangiolo, l’insegnante Rita Gaeta, ha riferito che nello scontro sarebbe rimata coinvolta anche una docente: “Mi hanno riferito che una docente è stata coinvolta nello scontro, o che per lo meno è intervenuta. Ora è in classe, più tardi sentirò anche lei”. Rita Gaeta ha allertato subito la Digos nonostante il personale di accoglienza della scuola avesse evitato di chiamare le forze dell’ordine. La dirigente però non può chiudere un occhio dinnanzi a quanto accaduto: “Il personale di accoglienza della scuola, che ha visto tutto, non ha chiamato le forze dell’ordine ma se una cosa succede in strada davanti al Michelangiolo non possiamo chiudere gli occhi. È una cosa che non va affatto bene”. Fortunatamente non ci sono stati feriti. La dirigente ha già ascoltato alcuni insegnanti e studenti che avevano assistito alla scena e che sono chiamati ora a fornire una relazione scritta con la versione ufficiale dei fatti: “Ho ricevuto gli studenti poco fa, mi hanno riferito che fuori dalla scuola alcuni sono stati aggrediti all’improvviso da alcuni individui. E’ durata pochi minuti e poi sono scappati. Ora stiamo acquisendo le loro dichiarazione, più quelle di una docente che ha assistito, e una volta raccolto un dossier manderò tutto alla questura”, ha dichiarato. Nel frattempo è stata avviata un’istruttoria interna ed è probabile che nelle prossime ore venga sporta denuncia.

La reazione del sindaco Nardella

In merito all’aggressione di questa mattina all’esterno del Liceo Michelangiolo è intervenuto anche il sindaco di Firenze Dario Nardella che ha parlato di un fatto gravissimo e intollerabile. Sul suo profilo Facebook, Nardella ha infatti scritto: “Un’aggressione squadrista di questa gravità e davanti ad una scuola è un fatto intollerabile. Ho parlato il Questore perché venga fatta chiarezza al più presto e vengano individuati i responsabili. Firenze e la scuola non meritano violenze del genere”. Il deputato Pd Emiliano Fossi ha chiesto un’accelerazione delle indagini: “Chiediamo indagini veloci e pene durissime perché questi picchiatori devono essere isolati e puniti. Non possiamo chiudere gli occhi davanti ad adulti che prendono a calci e pugni studenti. Pensavamo che certi fatti appartenessero al passato di questo Paese, invece ci ritroviamo ancora a fare i conti con un’estrema destra aggressiva. Un’aggressione inaccettabile, una preoccupante recrudescenza squadrista: presenterò un’interrogazione al ministro dell’Interno Piantedosi”. Il ministro ha poi sottolineato la necessità di un intervento di Giorgia Meloni che non si è mai esposta contro i movimenti post fascisti. Piena solidarietà agli studenti aggrediti anche da parte di Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana: “Che degli studenti subiscano un’aggressione violenta davanti ad un liceo da un gruppetto di fascisti non è accettabile nel nostro Paese. Ai ragazzi colpiti la nostra solidarietà. Quello che avvenuto stamani a Firenze al liceo Michelangiolo è gravissimo e non può essere derubricato a rissa. Alla politica e alle istituzioni, di Firenze e non solo, spetta il compito di respingere ed isolare i tentativi sempre più diffusi di riorganizzazione dell’area neofascista, che pensa di essere impunita. Le organizzazioni neofasciste, lo ribadisco ancora una volta, devono essere sciolte, e le sedi da cui partono le spedizioni punitive devono essere chiuse”.