Cicatrice francese Tik Tok quanto dura. Da giorni non si parla di altro e una nuova challenge ha preso piede su Tik Tok e di conseguenza tra i più piccoli. Si tratta della famosa cicatrice francese, l’ultima folle tendenza che ha conquistato milioni di giovani, finiti nella trappola della sfida del momento. Tale prova consiste nel provocarsi un livido sul volto autoinflitto con un forte pizzicotto così da avere un segno per molto tempo.

Non è un gioco, anzi, è molto pericoloso e rischioso per la salute del bambino o ragazzo che resta intrappolato in questa challenge. A trattare nello specifico l’argomento è intervenuto il dermatologo Giampiero Girolomoni, direttore dell’unità di Dermatologia dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Veron, che ha riportato alcuni dettagli al riguardo.

Cicatrice francese Tik Tok quanto dura

La cicatrice francese della famosa challenge di Tik Tok ha una durata che varia da un paio d’ore fino a qualche settimana. Infatti, dalla consistenza del livido e la grandezza del pizzicotto dipende il tempo di rimanenza della ferita sul proprio viso. Come ha spiegato l’esperto Girolomoni, nel migliore dei casi, la cicatrice resta un paio di ore, nel peggiore, invece, intere settimane.

Quali sono i rischi

La cicatrice sul viso comporta una serie di rischi da non sottovalutare. Innanzitutto, a causa del pizzicotto più o meno forte, potrebbero rompersi i capillari, dato che l’azione di pizzicare e quella di torcere la pelle provocano disfunzioni della microarticolazione sanguigna. Inoltre, il livido potrebbe trasformarsi in un angioma, vale a dire un inestetismo della pelle che si manifesta sotto forma di macchie rosse-violacee che può avere diverse dimensioni ed è caratterizzato da piccoli punti rossi circondati da vasi sanguigni. “In questo caso potrebbero volerci anni per farlo sparire“. Ha spiegato l’esperto. A quanto pare, potrebbe essere indispensabile ricorrere al laser, qualora non scomparisse la cicatrice. “Sarebbe bene che i ragazzi facessero i conti anche con aspetti come questo, quando decidono di autoinfliggersi lesioni per farne un segno distintivo o di appartenenza” afferma Girolomoni.

I casi in Italia

L’allarme riguardante tale challenge è stato lanciato dall‘Ansa dopo varie segnalazioni da parte di insegnanti e dirigenti scolastici di due scuole, una a Molinella e una in città, quando si sono trovati in classe bambini con il viso tumefatto da segni molto simili fra loro, pensando si trattasse degli ennesimi casi di bullismo.

Maria Masini, preside della scuola di Molinella avrebbe riferito: “I genitori interessati sono già stati contatti direttamente, ma cogliamo l’occasione per invitare tutti a monitorare i contenuti dei social e affiancare i propri ragazzi per contenere inutili e pericolosi gesti di emulazione”. Anche Filomena Massaro, preside dell’Istituto comprensivo 12 di Bologna, avrebbe affermato: “Quella proposta che all’apparenza può sembrare priva di significato, in realtà è una forma di autolesionismo”.

Sull’argomento sono intervenute anche le forze dell’ordine, a tal proposito il colonnello Rodolfo Santovito, comandante provinciale dei Carabinieri di Bologna in un’intervista rilasciata al Resto del Carlino ha spiegato che nel corso degli anni sono stati fatti diversi incontri nelle scuole per diffondere i temi della legalità, dal cyberbullismo al bullismo, dall’assunzione di sostanze stupefacenti alla guida in stato d’ebrezza, con lo scopo di capire e analizzare le problematiche attuali tra i piccoli e i giovani.

La nuova challenge sarà aggiunta alla lista dei temi più salienti, dal momento che risulta essere un gesto grave e autolesionista. “Il fenomeno della ‘cicatrice francese’ sarà oggetto di incontri specifici in molte scuole del territorio. Sempre nel 2023, poi, abbiamo in programma nell’area metropolitana incontri dedicati anche al terrorismo, alla criminalità organizzata e alle indagini scientifiche, nell’ambito di una nuova collaborazione avviata a livello nazionale con la fondazione Vittorio Occorsio”, ha affermato il colonnello.