Pio D’Emilia morto. Addio a Pio D’Emilia, il giornalista che per molti anni ha lavorato per Skytg24 è morto all’età di 68 anni lasciando un vuoto incolmabile sia a livello professionale che personale. La notizia della sua morte è diventata virale in pochissimo tempo e sono tanti i messaggi di cordoglio arrivati sui social da parte di colleghi, amici e politici che hanno avuto la possibilità di conoscere uno dei professionisti del giornalismo.

Pio D’Emilia morto il giornalista di Skytg24

“Ci ha lasciati a 68 anni il nostro corrispondente dall’Asia. È morto in uno dei due posti che amava di più: a Tokyo, quella che considerava casa sua, quella che aveva scelto un po’ per fiuto giornalistico e un po’ per provocazione culturale anni fa, quando l’estremo Oriente era una area poco battuta dalla stampa europea, figurarsi da quella italiana – si legge su Skytg24da oggi siamo un po’ più soli. Noi di Sky TG24, voi spettatori, lettori, ascoltatori della nostra testata. Ci ha lasciati Pio d’Emilia“.

Parole di affetto e commozione sono quelle usate dalla redazione di SkyTg24 con cui Pio D’Emilia ha iniziato a lavorare dal 2005 come corrispondente. Infatti, il professionista ha raccontato del tifone Hayan nelle Filippine, la crisi nucleare in Corea del Nord, gli scontri in Birmania e in Tibet e l’incidente nucleare di Fukushima. Nel 2016, poi, gli è stato assegnato il Premio Ischia come Giornalista dell’Anno.

“Non c’è un solo collega di Sky TG24, in questi 20 anni, che non abbia avuto un vissuto con lui. Dai direttori che si sono avvicendati e che oggi lo piangono con affetto e stima, a tutti i lavoratori della nostra testata, giornalisti e non. La sua perdita ci lascia senza parole, con una tristezza profonda, con il magone di non aver potuto dirgli per l’ultima volta una qualsiasi cosa, di non avergli lasciato l’ultima parola di una conversazione, come accadeva sempre. Ci mancherà, ci manca già”. Si conclude così il messaggio lasciato dai suoi colleghi che oggi piangono la sua morte.

I messaggi sui social

Oltre alla lunga lettera pubblicata su Skytg24, nelle ultime ore i social sono stati sommersi da tanti messaggi di cordoglio per il giornalista Pio. “Piango la scomparsa di Pio d’Emilia, gran giornalista, esperto di Giappone e di Oriente come pochi altri. Un abbraccio a tutti coloro che ti hanno voluto bene, Pio! Che tristezza”, Enrico Letta ha condiviso un post su Twitter. Poi ancora: “Lo conosco praticamente da quando sono nato, per me era una sorta di zio, uno di quelli che fanno sentire la propria presenza pur non essendoci. È stato un onore incrociare il tuo cammino Pio, che la terra ti sia lieve”, si legge su Facebook in un posto pubblicato da Ignazio Corrao, eurodeputato dei Verdi.

La carriera giornalistica

Da sempre appassionato di giornalismo, Pio D’Emilia ha trasformato un hobby in un vero e proprio lavoro diventando un professionista. Ha raccontato a modo suo, senza mai venire meno alle regole deontologiche del suo ambito, i fatti storici avvenuti in Giappone colpito dal terremoto, dallo tsunami e dalla catastrofe nucleare del reattore di Fukushima.

Fu il primo corrispondente straniero ad essere entrato nella “zona proibita” e a raggiungere la centrale dopo l’incidente. Il suo racconto su Fukushima ha lasciato il segno e non si è mai fermato tanto che qualche settimana fa ha approfondito l’argomento con uno studio intitolato “Giappone lost in transition”, attraverso cui ha documentato insieme a Flavio Maspes il Giappone impegnato nella transizione energetica collegata alla catastrofe nucleare di Fukushima.

Pio D’Emilia ha dedicato giorno e notte al suo lavoro, con ironia e classe, senza mai eccedere, restando umile anche dopo la notorietà e la popolarità conquistata nel corso degli anni. Non reputava essere giornalista un lavoro ma una missione che nessuno potrà mai dimenticare.