AGGUATO NAPOLI – Questa sera di lunedì 6 febbraio 2023, Napoli è stata protagonista dell’ennesimo agguato. Il fatto è avvenuto in viale Margherita, all’altezza della farmacia.

Un uomo di 33 anni è stato ucciso a colpi di proiettili mentre si trovava all’interno di una Fiat 500 X di colore rosso, nel quartiere Ponticelli di Napoli. Si trattata un pregiudicato su cui stanno indagando le Forze dell’Ordine.

La segnalazione ai Carabinieri è arrivata intorno alle ore 16.35. Proprio questi hanno scoperto che la vittima aveva precedenti, dunque era un volto già noto in caserma.

L’arrivo dei soccorsi è stato immediato, anche se i sanitari del 118, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della vittima.

Agguato Napoli. Chi è l’uomo sparato nel quartiere Ponticelli

Il 33enne che è stato ucciso appartiene dal clan De Micco e si chiama Federico Vanacore, e al momento dell’accaduto stava sostando nel suo abitacolo. Abitava nel quartiere Ponticelli.

Solo alcuni mesi fa, era stato protagonista di un altro agguato.

Lo scorso 20 novembre era stato raggiunto da diversi colpi di pistola mentre si trovava nella zona di Rione Traiano.

In quell’occasione, i proiettili lo colpirono alle gambe, e dopo alcuni giorni il ragazzo tornò a camminare tranquillamente.

Non è ancora chiaro chi possa esserci dietro l’agguato Napoli né il movente dell’esecuzione avvenuta in pubblico. Vanacore aveva riferito agli inquirenti di essere nel rione per andare a trovare alcuni parenti. Di conseguenza, a detta sua, non si sapeva siepare il motivo di quella sparatoria. I poliziotti non hanno creduto alla versione dal delinquente e hanno avviato le dovute indagini. Dopo tre mesi è arrivata la sentenza di morte.

Secondo le prime ipotesi trappolate dalla stampa locale, potrebbe esserci alla base un regolamento di conti di stampo mafioso. I Carabinieri stanno infatti indagando su un possibile collegamento di Federico Vanacore con la camorra.

Trucidato da una raffica di pallottole mentre era alla guida della sua macchina, Vanacore era pregiudicato per droga ed era passato dal business al furto di auto di lusso.

La dinamica dell’agguato e i killer in azione

Federico Vanacore non ha avuto nemmeno il tempo di accelerare, di sgommare e di scappare via con una alzata di frizione. Almeno 14 colpi di pistola, esplosi a distanza ravvicinata, lo hanno colpito a morte, non lasciandogli scampo.

Per le strade c’era un gelo siberiano ed era ancora giorno. Quando i killer sono entrati in azione, erano tante le persone in strada.

Stando alle prime informazioni, erano in sella a una moto.

Il dolore della mamma Teresa Ottaiano

A soffrire della perdita di un figlio è maggiormente la mamma, Teresa Ottaiano, che già due anni fa aveva perso suo marito Ciro Vanacore per altri motivi. Ecco che cosa ha scritto in un post Facebook, qualche giorno dopo l’accaduto, citando il deceduto: “Federico Vanacore Sei stato un grande Uomo , Marito e Padre , e il tuo nome non sarà mai dimenticato, perché la tua anima vivrà per sempre, e per sempre darà amore a chi ti ha amato e darà tormento a chi lo ha causato e a chi ne ha approfittato.

La madre non si dà pace e ha scritto un altra dura frase: “Sui cadaveri dei LEONI festeggiano i CANI, ma i leoni restano LEONI e i cani RESTANO CANI . Dio è grande e io sò aspettare !!!

Come pubblicato in un video dalla mamma Teresa Ottaiano, Federico Vanacore aveva un bambino, alla quale avevano fatto una grande festa in un importante locale. Oggi con il cuore spezzato, la donna, già affranta per la perdita del marito in passato, lo ripubblica e scrive: “Vita mj ????“, in riferimento al figlio ammazzato.