L’Ayatollah Ali Khamenei, il leader supremo dell’Iran, ha concesso la grazia a decine di migliaia di prigionieri, tra cui molti arrestati nelle proteste per le accuse legate alla sicurezza.

I media internazionali, citando la tv di stato del Paese, hanno riferito che

I prigionieri che non sono accusati di spionaggio per conto di agenzie straniere, contatti diretti con agenti stranieri, omicidio, distruzione e incendio doloso di proprietà appartenenti allo Stato saranno graziati

Questa decisione è stata presa per celebrare l’anniversario della rivoluzione del 1979. L’Ayatollah ha accolto la richieste del capo della magistratura per la grazie e il cambiamento della pena per migliaia di detenuti.

Gholamhossein Ejei, capo della giustizia” “Molti pentiti”

Durante le recenti ‘rivolte’ alcuni giovani hanno intrapreso azioni scorrette dopo la propaganda dei nemici, e ora che i complotti dei nemici stranieri e dei gruppi antirivoluzionari sono stati rivelati, sono pentiti e chiedono perdono

Così il capo della giustizia in una lettera all’Ayatollah. Riceveranno la grazia i prigionieri non considerati spie dei servizi segreti di eserciti stranieri, e con abbiano legami con agenti stranieri o siano colpevoli di omicidio, distruzione di beni sociali, pubblici o militari.

Continuano gli arresti

Nonostante questa decisione continuano gli arresti:

La responsabile della redazione sociale del quotidiano iraniano ‘Han-Miah’, Elnaz Mohammadi, è stata posta agli arresti presso la procura di Evin

Così il marito in un messaggio su Twitter: la giornalista sarebbe stata convocata in procura per un colloquio, per poi essere fermata proprio come la sorella gemella, reporter dello stesso quotidiano, in cella dallo scorso 29 settembre per “propaganda contro il sistema” e “collusione contro la sicurezza nazionale”.

Insomma, per una buona notizia purtroppo la situazione in Iran continua ad essere complicata, con continui arresti a campione o per lo meno sospetti che buttano ombre sul governo e che fanno passare in secondo piano decisioni come quella dell’Ayatollah.