Sono passati appena 100 giorni dall’inizio del governo Meloni ma già si pensa al giro di boa. Già, perché la leader di Fratelli d’Italia e Presidente del Consiglio sta aspettando solamente l’esito delle regionali di Lazio e Lombardia per rilanciare l’azione del governo. A quanto siamo in grado di anticipare, a Palazzo Chigi si sta valutando anche la possibilità di incontrare i due alleati Matteo Salvini e Silvio Berlusconi per rilanciare il cronoprogramma dei prossimi mesi. Sarà una sorta di primo tagliando. E servirà anche per riequilibrare gli assetti interni alla coalizione dato che con tutta probabilità Forza Italia e Lega usciranno ridimensionate dalle prossime regionali.


Ma andiamo con ordine. Il caso Cospito, dopo l’affondo dell’esponente di Fdi Donzelli contro la sinistra in Aula, ha provocato lo scontro tra maggioranza e opposizione e come conseguenza anche il rallentamento dei lavori parlamentari. Domenica a Roma e martedi’ a Milano scenderanno in campo i leader del centrodestra Salvini, Berlusconi e Meloni. La Lega punta tutte le sue fiches sulla riconferma di Fontana, anche per questo motivo ha chiesto l’approvazione in Cdm del disegno di legge Calderoli sull’autonomia prima del 12 e 13 febbraio. L’obiettivo e’ di dare il via libera anche per evitare che ci possano essere motivi di attrito con la Lega prima di un appuntamento che, nelle previsioni del centrodestra, servira’ a rilanciare la vittoria della coalizione arrivata con le Politiche.

Ma il voto delle Regionali pesera’ anche, osserva per esempio un ‘big’ di Fdi, sugli equilibri interni all’alleanza. Non e’ previsto alcuno stravolgimento nell’azione del governo, ma il convincimento nel partito maggiore dell’alleanza di centrodestra e’ che, qualora la forbice dei consensi tra Fdi e gli alleati si dovesse ulteriormente allargare, FI e Lega avrebbero minor ‘potere contrattuale’ sui dossier sul tavolo. Con Fdi che in quel caso punterebbe a far ‘pesare’ maggiormente i voti incassati. Dopo le elezioni regionali arrivera’ il nuovo pacchetto di aiuti del governo contro il caro-energia e la riforma fiscale mentre sui provvedimenti in tema di giustizia il Guardasigilli Nordio avrebbe preso tempo proprio per la necessita’, spiega un ‘big’ della maggioranza, di non alzare troppo lo scontro con le toghe. Le Camere, dunque, si apprestano alla pausa elettorale mentre la premier guarda anche alla partita europea su migranti e aiuti di Stato, con la visita in programma a Stoccolma e a Berlino che serviranno a preparare il prossimo Consiglio europeo.