Cosa ha detto Donzelli su Cospito? Bagarre nell’Aula della Camera dopo che Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, cita parti delle affermazioni di Alfredo Cospito riportate dal quotidiano Repubblica in relazione al 41 bis. Cospito è accusato di due attentati, è il primo anarchico a finire al 41-bis, misura disposta lo scorso maggio per quattro anni.

Cosa ha detto Donzelli su Cospito?

Donzelli, nel riferire di alcune conversazioni che sarebbero avvenute tra l’anarchico Alfredo Cospito e alcuni boss, ha accusato alcuni esponenti del Partito democratico:

“Cospito è un terrorista e lo rivendicava con orgoglio dal carcere. Dai documenti che si trovano al Ministero della Giustizia, Francesco Di Maio del clan dei casalesi diceva, incontrando Cospito: ‘Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato’, che sarebbe l’abolizione del 41 bis. Cospito rispondeva: ‘Dev’essere una lotta contro il 41 bis’. Ma lo stesso giorno, il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando. Io voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi”

La replica del PD

Il vicesegretario Pd Giuseppe Provenzano ha accusato Donzelli di “sporcare un momento di grande unità che il Parlamento ha il dovere di costruire sui temi di lotta alla mafia”:

“Ci sono molte ragioni per le quali potremmo invitare Donzelli a vergognarsi e non le ripeterò tutte in quest’aula, ne dirò solo due. La prima è che il suo intervento non c’entra nulla con l’articolo uno della proposta di legge che stiamo esaminando. La seconda è che sta sporcando la profonda unità che stiamo cercando di costruire sui temi della lotta alla mafia”.

Il dem Federico Fornaro ha chiesto di istituire stituire “una commissione, un giurì d’onore secondo il regolamento della Camera, che giudichi la fondatezza dell’accusa di Donzelli, che ha leso l’onorabilità dell’onorevole Serracchiani e del Pd. Al capogruppo Foti dico, Donzelli deve scusarsi”. 

Richiesta accolta dal presidente della Camera Lorenzo Fontana. “E’ stata richiesta la nomina di una commissione incaricata di verificare quanto accaduto e la correttezza delle affermazioni”, ha detto Fontana annunciando un giurì d’onore.