Cambia paniere Istat. Anno nuovo, esigenze diverse. Nel 2023 l’Istat, rivedendo l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo, aggiorna l’inventario e ne inserisce di nuovi. Visita medica sportiva (libero professionista), la riparazione degli smartphone e le apparecchiature audio intelligenti, ad oggi, contribuiscono in misura sostanziale alle spese complessive di una famiglia media.

Cambia paniere Istat: novità 2023

Quest’anno cambia paniere Istat. Le principali novità sono di natura metodologica e riguardano l’utilizzo di nuove tecniche di cattura automatica (web scraping) dei prezzi del trasporto aereo e l’impiego della banca dati IQVIA per i prodotti farmaceutici, a vantaggio dell’efficienza della rilevazione e dell’accuratezza delle stime degli indici per questi prodotti.
Sono 1885 i prodotti che fanno parte del paniere del 2023: secondo il calcolo degli indici per l’intera collettività nazionale e per le famiglie di operai e impiegati, rispetto al 2022 sono 113 i nuovi beni e servizi inseriti nell’elenco.
Per il calcolo dell’indice IPCA (armonizzato a livello europeo) il paniere comprende 1.906 prodotti elementari (1.792 nel 2022), raggruppati in 1.080 prodotti e 427 aggregati.

Dal massaggio estetico ai leggings, come cambiano i consumi

L’aggiornamento effettuato dall’Istituto di statistica oltre che delle novità nelle abitudini di spesa delle famiglie italiane, tiene conto dell’evoluzione delle norme facendo così arricchire la gamma dei prodotti che anno dopo anno diventano consumi consolidati. Nel paniere del 2023 rientrano tra i pesci freschi di mare, il tonno di pescata e i rombi di allevamento, nell’ambito delle altre attrezzature ed apparecchi terapeutici, il deambulatore, il massaggio estetico per trattamenti di bellezza e i leggings o jeggings da donna nella categoria abbigliamento. Si amplia poi la gamma degli aggregati di prodotto a rilevazione scanner, relativamente a formaggi stagionati confezionati, frutta e vegetali freschi (limitatamente a prodotti non stagionali venduti a peso fisso).
Sono circa 33 milioni le quotazioni di prezzo (scanner data) provenienti ogni mese dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO), utilizzate nel 2023 per stimare l’inflazione; 393mila sono raccolte sul territorio dagli Uffici comunali di statistica; oltre 192mila dall’Istat direttamente o tramite fornitori di dati; più di 167mila le quotazioni provenienti dalla base dati dei prezzi dei carburanti del Ministero dello Sviluppo economico.