L’automobile del sindaco del comune di Bono, in provincia di Sassari, è stata incendiata in un attentato intimidatorio.

La vicenda è accaduta nel corso della notte tra Martedì 31 Gennaio e Mercoledì 1° Febbraio 2023 nel piccolo comune sardo situato nella regione storica del Goceano.

È stato lo stesso primo cittadino, il signor Michele Solinas, ad accorgersi dell’attentato poiché è stato svegliato all’incirca alle ore 04:00 dallo scoppio di uno degli pneumatici della sua Audi A4. Solinas ha poi constatato che la sua automobile, parcheggiata nei pressi della propria abitazione, fosse completamente avvolta dalle fiamme.

Il sindaco ha perciò allertato i Vigili del Fuoco che, sopraggiunti sul posto, hanno spento l’incendio e messo in sicurezza il veicolo. Il personale ha poi provveduto a redigere una relazione su quanto accaduto e ha informato le autorità.

Solinas ha dichiarato di essere rimasto molto colpito dall’accaduto e non ha dubbio che la matrice del gesto sia un atto intimidatorio nei confronti della sua attività politica. “Attendo di conoscere quanto scritto nel documento ma non ci sono dubbi che il rogo sia doloso e che sia riconducibile alla mia attività di amministratore. Sono molto amareggiato e rattristato per quanto accaduto”.

Il sindaco, che ha assicurato che per fare chiarezza sulla vicenda sono già all’opera i Carabinieri locali, si è detto però sorpreso per un atto di tale violenza poiché non ritiene di aver ostacolato qualcuno con la sua amministrazione cittadina. Solinas ha fermamente affermato di sentirsi impaurito per l’attentato e che l’accaduto non muterà la sua linea di amministrazione locale.

“Non ho nemici e svolgo il mio incarico nell’esclusivo interesse della comunità. Di sicuro andrò avanti nel mio mandato e non mi faccio fermare da questi atti che, secondo me, sono di singoli.”

Bono attentato intimidatorio al sindaco: massima solidarietà da parte delle istituzioni

L’episodio è stato fermamente condannato dall’attuale governatore della regione Sardegna, Christian Solinas, che ha manifestato la sua vicinanza al sindaco colpito dall’atto intimidatorio.

“Esprimo la massima solidarietà e vicinanza, mia e di tutta la Giunta, al sindaco di Bono Michele Solinas per il gravissimo attentato subito, gesto ancor più vile perché commesso contro chi ogni giorno è impegnato a lavorare con dedizione per il benessere della propria comunità.”

Il presidente della Regione ha continuato il suo intervento sostenendo che questi gravi atti criminali debbano essere condannati da tutte le istituzioni e tutti i cittadini sardi e ha poi auspicato un’immediata identificazione dei responsabili del vile gesto.

Massima solidarietà è stata espressa anche dal presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana.

“Non poteva esserci risveglio peggiore. Stamattina presto sono stato avvisato dell’attentato al sindaco di Bono. Nella notte, una mano criminale, ha incendiato l’auto del sindaco sotto la propria abitazione. Ancora una volta un sindaco, un amministratore comunale è fatto oggetto di un vile attentato. Personalmente e a nome di Anci Sardegna esprimo a Michele la totale vicinanza a lui, alla sua famiglia, ai suoi collaboratori e alla comunità che non merita un simile sfregio”.

Sardegna la regione con il maggior numero di intimidazioni

L’attentato intimidatorio fa ritornare la zona sarda ad un periodo buio e di terrore che pareva essere ormai alle spalle. Il senatore del Pd, Silvio Lai, originario proprio di Sassari, ha tenuto a sottolineare infatti che la sua regione è quella in cui si registra il maggior numero di attacchi e intimidazioni nei confronti dei funzionari pubblici.

“La Sardegna è tra le regioni più colpite dal fenomeno delle minacce agli amministratori, occorre investire in prevenzione e sicurezza. Questo è solo un nuovo episodio di una lunga serie. Ho parlato al telefono con il sindaco Solinas a cui ho espresso la solidarietà mia personale e del Pd esortandolo a resistere alle intimidazioni e proseguire nella sua strada di buona gestione della sua comunità che deve stringersi unita attorno ai suoi amministratori”.