Online i moduli per l’adesione alla Rottamazione quater 2023. Nelle prime linee guida dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, vengono chiariti tutti gli effetti prodotti dalla misura agevolativa.

La struttura della nuova definizione agevolata riproduce le disposizioni contenute nelle precedenti rottamazione delle cartelle esattoriali. A leggere la norma, si comprende da subito che esistono almeno due punti diversi con effetti incisivi sui debiti pregressi.

Il primo riguarda la possibilità di richiedere un piano di rateizzazione delle somme residue. Il secondo punto riguarda l’assenza di una procedura non automatica per i debiti contributivi per le casse dei professionisti.  

È scaduto il 31 gennaio 2023, il termine per il consenso o meno degli enti diversi, casse o enti previdenziali di diritto privato, come ad esempio la cassa dei commercialisti ha lasciato un parere sfavorevole, mentre la cassa forense ha comunicato l’adesione alla misura agevolativa.

Rottamazione quater 2023

L’Agenzia delle Entrate – Riscossione nella Circolare 2/2023 ha spiegato i dettagli applicativi dei commi da 231 a 252 della legge 197/2022, in materia di tregua fiscale.

L’ambito di applicazione della Rottamazione quater 2023, riguarda i debiti affidati nei carichi all’Agenzia delle Entrate – Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Anche in questo caso, come per le precedenti definizioni agevolate, possono essere pagate le cartelle esattoriali con oggetto debiti contributivi dell’Ente nazionale della previdenza sociale, debiti tributari e le casse private dei professionisti aderenti alla misura agevolativa.

La Rottamazione quater con un ampio raggio abbraccia anche le multe stradali, ma solo relativamente alla quota interessi. La quota originaria resta a completamente a carico del contribuente, così come il rimborso delle spese esecutive.

La nuova definizione agevolata quater non prevede il pagamento delle somme dovute a titolo di sanzioni, interessi e aggio.

I contribuenti dispongono di diversi mesi per capire se rottamare o meno le cartelle esattoriali. La Riscossione ha reso disponibili i moduli online per la presentazione della domanda di adesione alla Rottamazione quater delle cartelle esattoriali.

I contribuenti possono presentare la richiesta in via telematica entro e non oltre il 30 aprile 2023, pena la decadenza dal beneficio.

Scadenza rate 2023 e 2024

Coloro che aderiscono alla Rottamazione quater partono con “l’occasione unica” di saldare ogni pendenza entro il 31 luglio 2023, quindi versando le somme dovute per la definizione agevolata in un’unica quota.

L’alternativa riguarda il pagamento rateale delle somme dovute spalmate in 18 rate trimestrali per un periodo temporale di cinque anni. Una scelta che porta a versare il 10 per cento dell’importo dovuto entro il 31 luglio 2023. La seconda rata, con le stesse modalità della prima entro il 30 novembre 2023.

Quindi, questo è il punto di differenza sostanziale della nuova misura con la precedente Rottamazione ter. Infatti, la nuova definizione agevolata per il rateizzo delle somme dovute a titolo di rottamazione delle cartelle prevede il pagamento nella misura di un valore più alto (10%), rispetto alle restanti 16 rate.

Le restanti 16 rate (di pari importo) in scadenza dal 2024 per ogni anno sono: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.

Dalla data di scadenza sono ammessi 5 giorni di ritardo pagamento, per cui l’eccedenza di tale termine porta alla decadenza del beneficio.

In questo caso, si determina l’inefficacia della Rottamazione quater e le somme versate vengono considerate a titolo di acconto sul debito iscritto a ruolo.

Dalla decadenza alla rateizzazione

Possono richiedere l’adesione alla nuova definizione agevolata, coloro che non hanno ricevuto le cartelle esattoriali, quindi atti di pagamento non notificati, coloro che hanno già versato alcune rate della cartella di pagamento e, infine, coloro che risultano decaduti dalle precedenti rottamazioni delle cartelle esattoriali.

Coloro che aderiscono alla definizione agevolata, ma che successivamente decadono dal beneficio, possono richiedere la rateizzazione dell’importo residuo.

Si ricorda, che non è prevista una procedura automatica per i decaduti dalla Rottamazione ter, per cui non si attiva un transito diretto alla nuova definizione agevolata. Anche in questo caso, il contribuente deve presentare l’adesione attraverso il modulo disponibile online.

L’Ente impositore entro la data del 30 giugno 2023, provvede a quantificare le somme a debito o le rate per il pagamento delle somme a debito della definizione agevolata.

Con la presentazione della richiesta di adesione online alla Rottamazione quater, la Riscossione provvede immediatamente a congelare i termini previsti per la riscossione dei debiti, non procedendo al completamento delle azioni esecutivi, procedendo a regolare la posizione DURC.

Il pagamento dell’unica quota o con la prima rata, si attiva la procedura di decadenza delle operazioni esecutive in corso.