Calcisticamente parlando non è ancora iniziato il 2023 del capitano della Juventus Leonardo Bonucci, ancora fermo ai box e speranzoso di tornare.

Quando torna Bonucci dall’infortunio: ecco il punto della situazione

Il difensore e capitano della Juventus, nel corso di una seduta di allenamento di metà dicembre, aveva accusato un problema muscolare e, si era immediatamente sottoposto agli esami di rito, che come sottolineato dal club in una nota ufficiale, avevano evidenziato un’infiammazione del tendine dell’adduttore lungo. Da subito la sensazione è stata quella che il giocatore sarebbe dovuto rimanere fuori dai campi di gioco per un bel periodo. Il leader dei bianconeri si è rivisto in campo, facendo il differenziato in allenamento, ma per il momento non è ancora pronto per le gare ufficiali. Quello che ha riferito qualche giorno fa Sky Sport, è che Bonucci punta alla convocazione per la partita di campionato contro la Salernitana, in programma il 7 febbraio. Stando alle sensazioni attuali, però, sembra molto più plausibile la sua presenza per la gara in casa contro la Fiorentina, del prossimo 12 febbraio.

La lettera di Bonucci al popolo bianconero

Una situazione, quella del sempre performante difensore juventino, che lo ha fatto un po’ patire. Tanto che si è trovato a rimpiangere il prato verde, e con esso i tifosi che per anni lo hanno acclamato e che torneranno a farlo tra non molto. Nel frattempo, durante le feste natalizie, Leonardo si è sentito di dedicare qualche riga a coloro che gli hanno sempre voluto bene, contenute in una lettera d’amore per quella che è diventata la sua gente: “Voi siete il mio Natale, vi sognavo da piccolo, al buio occhi al soffitto. Oggi vi posso sentire davvero. Spesso già da dentro gli spogliatoi. Al vostro richiamo non voglio sfuggire. Voi siete il mio Natale. Voi che siete voi, come nei sogni che non osavo, forse, nemmeno fare. Gente che lo fa da sempre e gente che lo fa per la prima volta. Persone che ai tornelli, prima di fare quel passo verso di Noi prendono un respiro profondo. Uomini entusiasti che dimenticano problemi. Donne che pian piano si appassionano a qualcosa che prima non conoscevano e bambini che vedono nascere idoli per la prima volta. Amicizie che nascono e dissidi che svaniscono al ritmo, sempre, degli stessi cori. E così avanti in mille altre sfumature possibili di vite vissute: colorate, sfocate, masticate, ripiegate. Vite che raccontano anche oggi quanto vero regalo da trovare sotto l’albero per voi, ma anche per me, sarebbe ritrovarsi, riconoscersi e continuare a credere nella stessa cosa in cui crediamo tutti. La passione per la Juventus”.