Alfredo Cospito, l’ex anarchico da alcuni mesi in sciopero della fame per protestare contro il regime del 41 bis verrà trasferito dal carcere di Sassari a quello di Opera a Milano. A renderlo noto è il suo legale Flavio Rossi. Molto probabilmente, l’uomo sarà affidato alle cure del padiglione Sai, Servizio assistenza intensificata.

Alfredo Cospito, parla il medico: “Sta andando incontro al sottopeso”

Le condizioni di salute di Copsito stanno peggiorando drasticamente. A causa dello sciopero della fame, che sta andando da più di 100 giorni, l’ex anarchico sta rischiando la vita. Secondo la dottoressa Angelica Milia, suo medico di fiducia, l’unica soluzione sarebbe quella di toglierlo dal 41. E ha spiegato:

È partito da un indice di massa corporea da obeso e ora stiamo andando verso il sottopeso, rischiamo questioni irrisolvibili per gli organi. L’ho visto l’ultima volta giovedì, ma sono in stretto contatto col collega del carcere. Abbiamo avuto un ulteriore calo del potassio e abbiamo aumentato la terapia: ha perso un altro chilo e sta andando incontro al sottopeso rispetto all’indice di massa corporea.

Stando sempre alle parole della dottoressa, quando si perde oltre il 50 per cento del peso corporeo iniziale, intervengono questioni irreversibili. Andando avanti col digiuno si intaccano i muscoli prima, poi gli organi interni e alla fine i muscoli respiratori e il cuore.

“La sua vita è appesa a un filo”

Il medico di Cospito ha rivelato che prima dello sciopero della fame Copsito aveva un indice di massa corporea sopra i 30. Ora siamo vicini ai 20. Arrivati a quelle condizioni, riferisce, l’organismo cerca energia anche nel poco grasso che trova nella guaina nervosa dei nervi. In queste condizioni la sua vita è appesa a un filo.

Se va in fibrillazione ventricolare con arresto cardiaco lo si rianima, ma poi?

Si chiede Milia. E conclude:

Anche spostandolo in un’altra struttura, dove si possa operare più in fretta, cambierebbe poco. Il fisco è intaccato in modo grave e il recupero sarebbe difficile perché non vuole neanche l’alimentazione forzata. Non si può fare altro che toglierlo dal 41-bis.