Morto Vito Chimenti nella giornata di oggi, 29 gennaio: ecco chi era l’attaccante che inventò la ‘bicicletta‘, gesto atletico poi replicato da Osvaldo Ardiles nel film Fuga per la vittoria. Vito Chimenti, 69 anni da Bari, era un attaccante che in Serie A ha collezionato 77 presenze, realizzando 13 gol. È morto nel pomeriggio di oggi a causa di un malore, negli spogliatoi dello stadio di Pomarico, in provincia di Matera, prima dell’inizio della partita tra la squadra locale e il Real Senise per l’Eccellenza lucana. L’ex attaccante, che allenava la squadra giovanile del Pomarico, è stato soccorso dai medici del 118, ma non c’è stato nulla da fare.

Morto Vito Chimenti nel pomeriggio di oggi, 29 gennaio

Nato a Bari nel 1953, Vito Chimenti è morto oggi prima di una partita di calcio del campionato di Eccellenza lucana. Si è sentito male negli spogliatoi ed è stato soccorso tempestivamente dai medici del 118 che hanno provato a lungo a rianimarlo, ma non ci sono riusciti. Lunga la carriera da giocatore tra Serie A, B e C. Nella massima serie ha giocato con Catanzaro, Avellino e Pistoiese, squadre nelle quali ha segnato 13 gol in 77 presenze tra il 1979 e il 1982. Nella Coppa Italia del 1978-1979 segnò al primo minuto di gioco nella finale tra il Palermo (che militava in Serie B) e la Juventus: uscì tra il primo e il secondo tempo per un infortunio patito in un contrasto con Antonio Cabrini e il Palermo perse la finale. Nel suo primo anno di Serie A con il Catanzaro, segna un solo gol, prima di passare alla Pistoiese dove, nel campionato 1980-1981, mette a segno 9 reti. L’ultima squadra della massima serie è stata l’Avellino nel campionato successivo, con un bottino di tre reti. Ricomincia l’anno dopo dal Taranto in C1 dove diventa capocannoniere con 13 gol. Con i pugliesi rimane fino al 1985 riuscendo a giocare in Serie B prima del definitivo ritiro, complice una squalifica di cinque anni per il caso Padova. Agli inizi della carriera aveva giocato anche con Matera, Lecco e Salernitana nelle serie minori.

Che cos’è la ‘bicicletta’ inventata dall’attaccante, vista nel film Fuga per la vittoria

Vito Chimenti era famoso per un particolare modo di fare il dribbling, un gesto atletico che fu ribattezzato con nome di “bicicletta“. Consisteva nell’alzarsi in corsa la palla di tacco sopra la testa saltando l’avversario. Un dribbling “sudamericano” che, secondo i suoi racconti, aveva anche ispirato Osvaldo Ardiles nel film Fuga per la vittoria. Nella famosa pellicola americana, diretta dal regista John Huston con la partecipazione di Pelè e Bobby Moore, Osvaldo Ardiles, campione del mondo in Argentina nel 1978, è protagonista del gesto “inventato” da Vito Chimenti. Nel film, infatti, il numero 3 in corsa alza il pallone facendolo passare sotto il tacco e scavalcando il difensore avversario con un pallonetto, salvo poi proseguire l’azione tra l’ovazione del pubblico. Vito Chimenti, zio dell’ex portiere della Juventus e della Roma, è stato anche vice allenatore del Matera, Salernitana, Foggia, Messina, Lanciano, Rimini e Virtus Casarano. Negli ultimi due anni era l’allenatore dell’Under 19 del Pomarico e allenatore dei portieri della squadra che milita in Eccellenza lucana.