Unicusano Federscherma, stop alla sponsorizzazione. Una scelta da parte della Federazione in virtù, scrivono loro a nome e per conto del presidente Paolo Azzi che ha firmato la disdetta, “delle notizie che vedono coinvolta l’Università Telematica Niccolò (con due “c” e non con una come è riportato nella lettera legale inviata dalla Fis all’Università ndr) Cusano alla luce delle informazioni acquisite dai consulenti legali federali a seguito di confronto con l’Autorità Giudiziaria preposta, in considerazione di quanto riportato dal contratto di sponsorizzazione vigente” e si fa riferimento al punto ‘E’ e all’articolo ’10’ dell contratto, grazie al quale, la stessa Federazione sostiene che ci siano le condizioni “che comportano la risoluzione ‘ipso iure’ dello stesso” accordo contrattuale.

Un passo in avanti e una rottura che sa tanto di propaganda perché allo stato attuale non ci sono condanne o colpevoli di nessun tipo, ma un’indagine e un’ipotesi di reato. Il fondatore dell’Università e presidente del Consiglio d’Amministrazione Stefano Bandecchi, che ha reso pubblica la lettera dell Fis sul suo profilo instagram, e a Tag 24 ha espresso il suo disappunto e il suo pensiero sulla sitruazione. “Credo che sia una mossa meschina e folle – ha premesso Stefano Bandecchi – la cosa che mi fa più sorridere e amareggiare allo stesso tempo è il passaggio che loro hanno sentito i magistrati, ma come io non ci ho parlato per due anni e tu ti permetti di sentire, mi piacerebbe sapere tanto chi sono i magistrati e in base a cosa stanno facendo tutto questo“.

Unicusano Federscherma. “Chi scende ora non salirà mai più…”

Stefano Bandecchi non riesce proprio a capire il motivo di questa scelta, anche se da un lato aggiunge e sottolinea: “Guardi, è meglio così a questo punto, meglio stare da soli che andare avanti con dei coglioni che prendono una decisione in base a delle voci e a degli articoli. Hanno fatto una figura barbina e meschina, le dico una cosa: se fossimo colpevoli e se avessimo una condanna in terzo grado a quel punto possono richiedere la rescissione contrattuale, ma così no, meglio per noi perché andremo in tribunale e ci dovranno riconoscere tanti soldi, ma non certo per una rivalsa, ma solo ed esclusivamente per proteggere e tutelare il buon nome dell‘Università Niccolò Cusano. Sono anni che lavoriamo e che otteniamo risultati e riconoscimenti, ci sacrifichiamo e abbiamo lavorato duramente per arrivare a determinati traguardi, loro, intendo la Federscherma, ma anche altri come Repubblica e non solo mettessero da parte i soldi perché ci siamo stufati che ci si alzi la mattina e ci si punta il dito, parlando di soldi sporchi o mettendo in giro audio riservati, nei quali lo ribadisco e lo sottolineo, non si prefigura alcun reato. Ora basta per davvero“.

“Abbiamo applicato le leggi dello Stato Italiano, chi ci ha offeso e denigrato ci chiederà scusa e ci darà anche tanti soldi”

E riguardo alla Federscherma risponde punto su punto: “C’è una consulenza di studiosi, professori e tributari che hanno a che vedere con l’Unversità e anche con lo Stato, il nostro Stato, che in maniera unanime, tutti con parere chiaro e comune in sostanza dicono: ma cosa vuole da te la Finanza? E’ una situazione ridicola, anche perché, da quando operiamo, abbiamo da sempre e solo applicato le leggi che lo Stato Italiano ha fatto e scritto, non le abbiamo scritte o fatte noi per nostro conto, ma lo Stato e noi le abbiamo applicate. E’ una situazione ignobile, o c’è l’incapacità del nucleo della Finanza che è venuta da noi e ha preso i documenti o malafede. Per quanto mi riguarda, l’ignoranza per uno che viene pagato dallo Stato, a mio modo di vedere, ma no solo mio bensì di ogni cittadino che paga le tasse, non è concepibile, quindi, propendo per la malafede e prima o poi verrà tutto fuori. Le leggi sono quelle. La mia salita in campo politico, a me piace definirla così e non discesa, ho capito che può dare fastidio, ma questo mi dà solo energia. Sono stato messo su tutti i giornali come se fossi un mostro e non lo sono, ho sempre rispettato tutte le leggi, mi sono sempre comportato in modo chiaro e trasparente, qualcuno artatamente lo sta mettendo in dubbio e adesso vorrei che tutto ritornasse. Ho ancora bene in mente la faccenda dei “soldi sporchi”, quella è una cosa che non dimentico, anche perché i miei soldi li ho sudati e guadagnati onestamente, ma basta un titolo e un’indagine dove non c’è nulla per creare situazioni che non ci meritiamo. La gente che lavora per me e con me, è stata offesa con quella cosa dei “soldi sporchi”. I miei soldi sono puliti, non sporchi, e più di qualcuno pagherà per questo. La Federscherma? E’ piena di imbecilli, ora se ne escono fuori con questa cosa, agli atleti che noi sponsorizzavamo è stato chiesto di togliere tutto come se fossi o noi appestati. Vedremo l’Università Niccolò Cusano e qualcuno, prima o poi, oltre a doverci delle scuse, ci dovrà riempire di soldi, ma tanti e tanti, anche la Federscherma...”