Gli ultimi sondaggi sulle prossime elezioni regionali nel Lazio continuano a premiare la coalizione di centrodestra guidata da Francesco Rocca, anche se il margine di vantaggio su Alessio D’Amato (candidato supportato da PD e Terzo Polo) si accorcia leggermente rispetto alle precedenti rilevazioni. L’ultima disponibile è quella del 25 Gennaio, resta nota dal sito Affari Italiani e realizzata da Lab21.01, la quale testimonia una sostanziale invariabilità degli equilibri in vista delle prossime elezioni regionali del 12 e 13 febbraio. Vediamo nei dettagli

Elezioni regionali Lazio, gli ultimi sondaggi: FdI doppia il Pd. Bene il Terzo Polo, quasi pari Lega e FI

Mentre i tre principali candidati, ovvero l’ex presidente della Crocce Rossa Italiana, l’assessore alla sanità uscente e l’ex conduttrice di “Linea Blu”, la giornalista Donatella Bianchi (M5S/SI-Coordinamento 2050) battono i territori della regione a caccia di consensi in vista del 12 e 13 febbraio, i sondaggisti testano l’umore degli elettori che a quanto pare sembra mantenersi abbastanza stabile con l’avvicinarsi dell’election day: Francesco Rocca viene premiato da oltre il 40 percento degli interpellati (la forbice va dal 41,7 al 45,7%), mentre Alessio D’Amato resta tra il 33,8 e il 37,8 percento. Un distacco di circa 8 punti, comunque inferiore rispetto al recente passato e che dalla squadra del candidato Pd non viene affatto visto come una condanna. Donatella Bianchi resta fissa la terza forza, con una percentuale che va dal 15,3 al 19,3 percento. Meglio dell’alleanza M5S-Sinistra Italia/Coordinamento 2050 che andrebbe decisamente meno bene della candidata presidente che supporta. I tre leader, infatti, otterrebbero tra il 14,4 e il 18,4 percento, quasi un punto in meno della giornalista Rai e presidente del parco nazionale delle Cinque Terre. Sempre male il Pd, con valori dimezzati rispetto a quelli di Fratelli d’Italia: il minimo della forbice parla di un 15,6 percento per il partito di Enrico Letta nel Lazio, 30,8 percento, invece, quello di Giorgia Meloni. Nella coalizione del centrosinistra, il Terzo Polo (Azione-Italia Viva) potrebbe arrivare a superare il 10 percento, percentuale che permetterebbe a Renzi e Calenda di piazzare anche tre consiglieri alla Pisana. Nel centrodestra, quasi pari Forza Italia e Lega, entrambe poco sopra il 6 percento con il partito di Berlusconi in vantaggio su quello di Salvini. Se l’opinione degli esperti non ha molti dubbi sulla vittoria del candidato di centrodestra, Alessio D’Amato invece non si arrende e anzi è convinto di riuscirla a spuntare sull’avversario. L’asso nella manica potrebbe essere la Capitale. Per tutte le altre province (Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina) non ci sarebbero grossi margini di manovra: sono quasi saldamente in mano al centrodestra, anche alla luce delle ultime elezioni amministrative. A D’Amato su Roma servirebbero almeno 120.000 preferenze in più di Rocca. Il ricordo delle vittorie di Piero Badaloni (presidente del comitato elettorale, governatore dal 1995 al 2000) e di Piero Marrazzo (vincitore nel 2005) è ben fisso nella mente dell’assessore regionale uscente: entrambi andarono molto male in provincia, ma sbancarono la Città Eterna. E vinsero. Non resta dunque che attendere l’esito della sfida che potrebbe non essere cos’ scontata.