Tregua fiscale: con la pubblicazione del comunicato stampa del 27 gennaio 2023 l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni ai contribuenti che intendono beneficiare delle misure di tregua fiscale che sono state previste dalla Legge di Bilancio 2023.

Con l’ultima circolare, dunque, l’AdE ha illustrato tutte le possibilità e le modalità per beneficiare delle misure agevolate che sono destinate per il supporto delle imprese e delle famiglie che si trovano in una situazione di crisi economica.

In particolare, le indicazioni fornite riguardano i seguenti aspetti:

  • la regolarizzazione delle irregolarità formali relative a imposte sui redditi, Iva e Irap commesse fino al 31 ottobre 2022;
  • il “ravvedimento speciale” previsto per le violazioni sulle dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2021 e precedenti;
  • l’adesione e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento;
  • come regolarizzare gli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di:
    • acquiescenza;
    • accertamento con adesione;
    • reclamo o mediazione;
    • conciliazione giudiziale;
  • la cancellazione dei debiti minori di importo fino a 1.000 euro affidati all’Agente della riscossione dal 2000 al 2015;
  • la definizione agevolata dei carichi affidati dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022;
  • le misure in materia di contenzioso pendente, ovvero:
    • la definizione agevolata delle controversie tributarie;
    • la conciliazione agevolata delle controversie tributarie innanzi alle Corti di giustizia tributaria;
    • la rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di cassazione.

Tregua fiscale: arrivano i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulle misure agevolate previste dalla Legge di Bilancio 2023

Nella circolare pubblicata ieri, venerdì 27 gennaio 2023, l’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni su come regolarizzare le irregolarità formali, spiegano quanto segue:

“Per regolarizzare le violazioni formali occorre versare una somma pari a 200 euro per ciascun periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni e rimuovere le irregolarità od omissioni. Il versamento va eseguito in due rate di pari importo, la prima entro il 31 marzo 2023 e la seconda entro il 31 marzo 2024”.

Dopodiché, l’AdE chiarisce quali sono le violazioni che possono essere regolarizzate, ovvero l’omessa comunicazione della proroga o della risoluzione del contratto di locazione soggetto a cedolare secca.

Tra quelle che, invece, non sono ammesse rientrano:

  • le violazioni formali già contestate in atti divenuti definitivi al 1° gennaio 2023;
  • le violazioni formali contenute negli atti di contestazione o irrogazione delle sanzioni emessi nell’ambito della procedura di collaborazione volontaria (voluntary disclosure).

Un’altra misura di tregua fiscale prevista dalla Legge di Bilancio 2023 è il nuovo “ravvedimento operoso speciale”, il quale consente ai contribuenti di regolarizzare le violazioni che riguarda le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi di imposta precedenti, andando a versare:

  • un importo pari a un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni previsto dalla legge;
  • l’imposta dovuta;
  • gli interessi dovuti.

Con la presente circolare l’Agenzia delle Entrate chiarisce che possono essere regolarizzate:

  • le violazioni “sostanziali” dichiarative;
  • le violazioni sostanziali “prodromiche”.

Sono escluse, invece, le violazioni formali e quelle previste dagli artt. 36 bis del DPR n. 600 del 1973, e 54 bis del DPR n. 633 del 1972.

La stessa misura è prevista anche per la definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento. L’AdE specifica che possono essere definiti:

  • gli accertamenti con adesione relativi a:
    • processi verbali di constatazione consegnati entro il 31 marzo 2023;
    • avvisi di accertamento e avvisi di rettifica e di liquidazione non impugnati e ancora impugnabili alla data del 1° gennaio 2023;
    • inviti al contraddittorio;
  • gli avvisi di accertamento, gli avvisi di rettifica e di liquidazione e gli atti di recupero, qualora alla data del 1° gennaio 2023.

Se vuoi avere maggiori informazioni, oltre che su questi temi, anche sulla regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate, sullo stralcio dei debiti fino a euro 1.000 e definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione, e sulla definizione agevolata delle controversie tributarie, ti consiglio di leggere questo articolo di approfondimento.