Atti osceni in luogo pubblico multa. Fratelli D’Italia ha presentato una proposta di legge che prevede una stretta sugli atti osceni in luogo pubblico. Il viceministro Edmondo Cirielli ha suggerito una modifica al codice penale che prevede la reintroduzione del carcere per questo reato. Il motivo?  Il partito di Giorgia Meloni intende in questo modo contrastare in maniera più adeguata il degrado morale che affligge la nostra collettività, rafforzando la sicurezza dei cittadini oltre che tutelare la moralità pubblica e il buon costume.

Atti osceni in luogo pubblico multa, cosa prevede la proposta di legge?

La proposta di legge è stata depositata lo scorso 13 ottobre a Montecitorio. Il primo articolo costituisce una modifica dell’art. 527 del codice penale prevedendo che venga punito non solo chi compia atti osceni in luogo pubblico ma anche chi si mostri nudo. La pena prevista è della reclusione da tre mesi a tre anni. Il reato di atti osceni in luogo pubblico era stato depenalizzato tanto da essere punito con una sanzione amministrativa pari a 30 mila euro. Aumentata anche la pena nell’ipotesi in cui gli atti osceni in luogo pubblico vengano commessi all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori. In questo caso si passerebbe da una pena di reclusione da due a sei anni. Se il fatto avviene per colpa la multa può arrivare fino a 500 euro. Nella proposta di legge si fa menzione del fatto che negli ultimi anni “si stanno verificando con sempre maggiore frequenza comportamenti degradanti sul territorio nazionale che ledono in maniera allarmante la moralità pubblica e la sicurezza dei cittadini. Tali azioni si configurano come veri e propri atti osceni. Talora sono commesse da immigrati presenti a vario titolo sul territorio nazionale, incuranti della presenza di altre persone tra cui minori”. Un altro capitolo della proposta di legge riguarda i clienti delle prostitute puniti al momento con una sanzione amministrativa. Edmondo Cirielli ha precisato che la proposta di legge non c’entra con la prostituzione ma che è stata fortemente voluta a seguito di alcuni episodi avvenuti nelle città italiane. Il viceministro si è infatti riferito agli stranieri che si lavano nudi nelle fontane o a coloro che si masturbano davanti alle scuole. il documento si concentra sull’inasprimento delle sanzioni penali per chi si apparta con le prostitute sulle strade del Paese e non abbia “adottato specifiche cautele, come l’appannamento o la copertura dei vetri della vettura”. Il firmatario della proposta ha spiegato: “La mia proposta, presentata a inizio legislatura, prevede la ri-penalizzazione degli atti osceni in luogo pubblico, che erano stati de-penalizzati dal ministro Orlando”.

“Non è nell’agenda del governo”, le fonti di maggioranza

A proposito della proposta di legge che prevede una stretta sugli atti osceni in luogo pubblico le fonti di maggioranza hanno precisato che non rientra nell’agenda di governo: “La proposta di legge di Edmondo Cirielli è stata presentata prima della formazione del governo e non rientra nell’agenda del governo”.

Atti osceni in luogo pubblico, quando costituisce reato?

In seguito all’emanazione del D.Lgs 16 gennaio 2016 n. 8 il reato di atti osceni in luogo pubblico è stato depenalizzato in quanto non gli è stato riconosciuto il rilievo penale. Tale condotta, tuttavia, continua ad avere rilevanza penale, e pertanto continua ad essere punita come reato, nel caso in cui l’atto osceno sia “commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che vi assistano”. Per atti osceni si intende ogni atto che abbia un contenuto specificamente riferibile alla sfera sessuale della persona, rientrando pertanto in questa categoria anche gli atti esibizionistici inerenti la sfera sessuale che possano determinare un offesa al comune sentimento di pudore.