Un cittadino camerunense di 33 anni è stato arrestato ieri mattina dalla polizia di Monza e Brianza per aver aggredito sessualmente una donna in ascensore. Secondo quanto riportano fonti locali, l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, sarebbe stato colto in flagrante dai poliziotti, giunti nel condominio di via Fiume dopo aver ricevuto una segnalazione da parte di un addetto alle pulizie dello stabile che aveva notato i suoi atteggiamenti molesti nei confronti di una donna di 38 anni.

Violenza sessuale in ascensore a Monza: arrestato 33enne

Immediatamente giunti sul posto dopo l’allarme, i poliziotti avrebbero sorpreso il 33enne di origini camerunensi, accompagnandolo in Questura. Secondo quanto riferito dall’addetto alle pulizie, l’uomo, dopo essere entrato nell’ascensore dello stabile, sito in via Fiume, aveva aggredito, palpeggiandola sulle parti intime, una donna italiana di 38 anni. Dagli accertamenti seguiti all’identificazione, è emerso che il 33enne, regolare sul territorio italiano dallo scorso 22 febbraio e richiedente asilo, era già noto alle forze dell’ordine: lo scorso 30 dicembre il questore di Monza e della Brianza aveva emesso nei suoi confronti un provvedimento di ammonimento per atti persecutori, a seguito delle segnalazioni di una donna residente nel medesimo condominio.

Ma, secondo quanto emerso finora, sembra anche che l’uomo fosse stato denunciato a piede libero dal personale della Squadra Volanti, lo scorso mercoledì, per i reati di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, commessi nei confronti dei poliziotti intervenuti presso la Biblioteca civica di San Rocco su richiesta dalla bibliotecaria che ne aveva lamentato il comportamento molesto. Sussistendo la flagranza del reato di violenza sessuale, l’uomo è stato quindi arrestato e, dopo aver ascoltato la vittima e i testimoni, gli agenti lo avrebbero trasferito nella casa circondariale San Quirico, a disposizione della Repubblica di Monza, mentre l’Ufficio Immigrazione si sarebbe già attivato per l’avvio del procedimento relativo al suo allontanamento dal territorio nazionale.

Milano, aggressione in Piazza Castello: identificato il responsabile

A cinque mesi di distanza dal fatto, la Procura di Milano ha ora notificato anche l’avviso di chiusura delle indagini preliminari relative a un episodio di violenza sessuale avvenuta nei pressi del Castello Sforzesco, all’alba del 29 agosto scorso, quando una liceale di 16 anni, appena uscita da una discoteca della zona, era stata molestata e abusata da un uomo poi fuggito. A permetterne il riconoscimento, come riporta Milano Today, sarebbe stata la sua maglietta bianca particolarmente appariscente, ripresa dalle videocamere di sorveglianza dell’area. Il violentatore avrebbe ora un volto e un nome: sarebbe Venjo V., 30enne nato a Moncada, nelle Filippine, capo cameriere di un resort di Cortina d’Ampezzo e incensurato. Gli agenti della quarta sezione, guidati da Stefano Veronese e coordinati dai pm Letizia Mannella e Pasquale Addesso, si erano messi sulle sue tracce dopo la denuncia presentata dalla vittima, la mattina stessa della violenza.

La giovane si era ritrovata a terra, nell’area verde all’angolo tra via Minghetti e piazza Castello e, dopo essersi accorta di avere i pantaloni abbassati, aveva immediatamente dato l’allarme a una volante di passaggio. Dai suoi racconti gli inquirenti sono poi riusciti a rimettere insieme i pezzi: dopo aver trascorso la serata in compagnia di un’amica, la 16enne si era allontanata ed era stata avvicinata dal violentatore, che, approfittando del suo stato di confusione, si era offerto di accompagnarla a prendere un taxi per tornare a casa, fin quando non l’aveva spinta a terra, spogliandola e abusando di lei. La giovane era poi crollata, svegliandosi un’oretta dopo e rendendosi conto di quanto accaduto. L’aggressore, ora identificato, dovrà rispondere a processo dell’accusa di violenza sessuale aggravata.