Rincari telefonia fissa e mobile in arrivo: ecco per chi scatterà l’aumento delle tariffe telefoniche e da quando. Ad annunciare i rincari sono state le società Tim e Wind Tre, con aumenti che saranno calcolati sull’incremento degli indici dei prezzi al consumo (inflazione). E, a seguire, anche altre compagnie potrebbero variare il prezzo dei propri servizi telefonici anche se, ad oggi, Vodafone, Iliad e Fastweb – per citare alcune delle società con più clienti – non hanno annunciato aumenti. Le associazioni dei consumatori sono già in allerta. Inoltre, il nodo rilevato dalle associazioni dei consumatori riguarda la possibilità o meno, concessa ai clienti delle compagnie, di disdire il proprio contratto o abbonamento al verificarsi degli aumenti delle tariffe.

Rincari telefonia fissa e mobile in arrivo e adeguata al tasso d’inflazione

Rincari sulle tariffe della telefonia fissa e mobile sarebbero in arrivo, in primis, per i clienti di Tim e Wind Tre. Si tratterebbe di aumenti di prezzo dei servizi di telefonia che sarebbero in linea con il tasso di inflazione, applicando un metodo automatico di adeguamento delle tariffe. Proprio questo “automatismo” sarebbe al centro di controversie perché non permetterebbe ai clienti delle compagnie telefoniche di poter procedere al recesso del contratto. Secondo quanto spiega Il Sole 24 Ore che ha preso visione di una missiva indirizzata alla Presidenza del Consiglio del governo di Giorgia Meloni, al ministero delle Imprese e del Made in Italy, al sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, all’Antitrust e all’Agcom, datata venerdì scorso, 21 gennaio, si auspicherebbe l’intervento immediato delle istituzioni per smontare questo meccanismo che, se messo in pratica, ridurrebbe la libertà di scelta dei consumatori di disdire il proprio abbonamento, senza subire dei costi. Le società telefoniche, dal canto loro, applicherebbero gli aumenti legati all’inflazione dell’Istat, non considerando come una “modifica contrattuale unilaterale” l’adeguamento delle tariffe tale da giustificare la disdetta dei clienti.

Tariffe telefoniche, di quanto aumenteranno i prezzi applicati da Tim e Wind Tre?

In virtù delle prime anticipazioni sui rincari delle tariffe telefoniche, Tim e Wind Tre avrebbero già comunicato modifiche contrattuali indirizzate ai propri clienti, sia per quelli già acquisiti che per i nuovi, per “garantirsi la possibilità, dal 1° gennaio 2024 – si legge nella missiva delle associazioni dei consumatori – di modificare in qualsiasi momento le tariffe applicate” ai servizi telefonici, con l’indicizzazione dei prezzi al tasso di inflazione osservato dall’Istat. Allo stato dei fatti, si legge ancora su Il Sole 24 Ore, gli aumenti delle tariffe per Tim sono riportate sul proprio portale ufficiale e riferiti alle offerte della telefonia fissa. In particolare, in aumento andrebbero i canoni del pacchetto “Internet senza limiti Premium“, “Tutto Premium”, “Tutto senza limiti Premium”, “Smart Premium”. Da quanto specificato sul portale, inoltre, il canone sarà aumentato “con cadenza annuale” all’indice di inflazione dell’Istat (Ipca) e maggiorato di un coefficiente di 3,5 punti percentuali fino al tetto di aumento del 10% all’anno. Per procedere alla disdetta di queste condizioni, si ha tempo fino al prossimo 31 marzo. Per quanto riguarda i rincari annunciati da Wind Tre, prezzi più alti si annunciano sia sul fisso che sul mobile. In particolare, l’azienda informa che dal prossimo gennaio, nel caso in cui si sia registrato un tasso di inflazione positivo, ci potranno essere aumenti mensili pari all’Ipca o fino al 5% nel caso in cui il tasso di inflazione dovesse risultare inferiore. Gli aumenti effettivi dell’aumento dei prezzi del 2023, in tutti e due i casi, dovrebbero scattare ad aprile del 2024, in attesa della comunicazione del dato definitivo del tasso di inflazione di quest’anno.