A Senigallia, in provincia di Ancona, un’anziana donna è morta in seguito ad un incendio sviluppatosi nel suo appartamento.

La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di ieri, Domenica 22 Gennaio 2023, in una palazzina di via Giuseppe Di Vittorio, poco distante dal centro della cittadina marchigiana.

L’incendio, le cui cause sono ancora in corso di accertamento, ha spezzato la vita della 76enne Anna Maria Casci Ceccacci.

Le fiamme si sarebbero sprigionate poco dopo l’ora di pranzo e immediatamente sono stati allertati i Vigili del fuoco del distaccamento della città accorsi sul posto insieme ad alcune unità di soccorso del 118. Per sedare le fiamme sono intervenute anche le squadre di pompieri da Ancona e Arcevia.

I Vigili de Fuoco di Senigallia sono entrati nell’alloggio del secondo piano da cui sarebbe divampato l’incendio e qui hanno trovato l’anziana donna che viveva proprio in questo appartamento priva di sensi.

Hanno provveduto all’estrazione e all’affidamento ai sanitari che, a causa delle condizioni gravissime per le ustioni riportate, ne hanno disposto il trasporto con urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Principe di Piemonte di Senigallia. La donna purtroppo è spirata nel tragitto. Vani sono stati tutti i tentativi di rianimazione messi in atto dal personale medico sull’ambulanza.

Nel frattempo i pompieri hanno disposto l’evacuazione totale dello stabile. In tutto nella palazzina di cinque piani sono residenti 14 famiglie e complessivamente al momento della tragedia 16 persone erano all’interno delle loro abitazioni.

Il personale ha coordinato le operazioni di abbandono della struttura preda delle fiamme. I 16 abitanti sono stati assistiti dai soccorritori e in nessun caso sono state registrate ferite, lesioni o intossicazioni.

I Vigili del Fuoco hanno provveduto a estinguere l’incendio accertando che si fosse sprigionato da una stanza dell’appartamento dove l’anziana viveva. Si è evitato così che le fiamme potessero propagarsi agli altri locali della stessa abitazione e alle unità immobiliari confinanti.

Nonostante nessun appartamento oltre a quello della vittima sia stato interessato dalle fiamme, i pompieri hanno disposto l’interdizione della struttura per effettuare le opportune verifiche di sicurezza.

Incendio Senigallia: la vittima non era autosufficiente

Le 16 persone evacuate sono perciò state costrette a passare la notte fuori casa. Sul luogo del rogo sono sopraggiunti anche i Carabinieri a cui spetta il compito di ricostruire la dinamica esatta di quanto accaduto e le cause dell’innesco dell’incendio che ha portato al decesso della donna.

Dalle prime informazioni ottenute, la donna viveva da sola nel suo appartamento ma aveva problemi motori che le impedivano la completa autosufficienza. Per questo motivo l’anziana era affiancata da una badante per le faccende quotidiane, mentre ne era stato anche disposto l’affiancamento di un amministratore di sostegno con l’obiettivo di aiutare la donna che evidentemente appariva in condizioni di difficoltà legate alle capacità decisionali.

Quando si sono sprigionate le fiamme, la donna era però sola nell’appartamento e nessuno ha potuto provvedere ad estinguere l’incendio sul nascere e di fatto salvarle la vita.

Alcuni carabinieri sono entrati nell’appartamento accompagnati dai Vigili del Fuoco per poter constatare i primi dettagli utili alla indagine.

Per ora non sono escluse ipotesi, anche se la causa più probabile circa la propagazione delle fiamme possa essere attribuibile ad un malfunzionamento di un elettrodomestico oppure a un cortocircuito elettrico. La ridotta capacità motoria della donna e probabilmente l’impossibilità nel risolvere sul nascere le fiamme hanno contribuito al divampare delle fiamme.

Un nuovo sopralluogo dei tecnici avrebbe poi fatto emergere alcuni possibili lesioni alla struttura che andranno esaminate più approfonditamente nelle prossime ore.

Al momento dunque non si hanno comunicazioni ufficiali da parte delle autorità e dei Vigili del Fuoco circa la possibile agibilità dell’intero stabile e la conseguente possibilità dei residenti di fare ritorno alle proprie abitazioni.