Belluno, una ragazza di 19 anni è stata trovata morta in strada questa mattina in pieno centro storico: tra le ipotesi più accreditate ci sarebbe la caduta dal terzo piano, ma non si conoscono ancora le cause. Il fatto di cronaca è accaduto nel centro della provincia veneta dove, nelle prime ore della mattina di oggi domenica 22 gennaio, intorno alle 8:00, è stato ritrovato il corpo della ragazza in una pozza di sangue. Il ritrovamento è avvenuto nei pressi del ristorante “Al Moretto”. Dalle prime informazioni trapelate, si sa che la ragazza – della quale non sono state diffuse le generalità – viveva al terzo piano del palazzo dove si affaccia il ristorante, insieme al padre. La vittima è del 2004 ed è originaria del Comelico, il territorio geografico dell’alto Cadore, nella provincia di Belluno al confine con l’Austria.

Belluno ragazza morta caduta dal terzo piano: le ipotesi al vaglio degli inquirenti

Le indagini su cosa sia accaduto alla ragazza di 19 anni ritrovata morta per strada stamattina a Belluno proseguono e nessuna pista può essere esclusa. Si propenderebbe per il gesto volontario, ma alcune ipotesi trapelate parlano anche di un incidente avvenuto mentre la ragazza sarebbe uscita sul terrazzo per fumare una sigaretta. Per il momento è escluso l’intervento di un’altra persona. All’ora della tragedia, il padre della ragazza non sarebbe stato presente sul posto. Il ritrovamento è avvenuto in pieno centro storico della città veneta, in Via del Cansiglio, dove la ragazza abitava al terzo piano. Sul posto è intervenuto anche il senatore bellunese Luca del Carlo che ha spiegato: “Quando succede che muore una persona così giovane lascia tutti sgomenti, però lasciamo che le forze dell’ordine facciano i loro rilievi. Credo che sia prematuro fare qualsiasi tipo di ipotesi”.

Testimonianza dell’assessore alla Sicurezza, Raffaele Addamiano, presente sul posto

Sul ritrovamento senza vita della ragazza questa mattina a Belluno, ne ha parlato Raffaele Addamiano, assessore alla Cultura, Rapporti con le associazioni culturali e Sicurezza del Comune veneto. “Visto quel che è accaduto, appena appresa la notizia mi sono recato sul posto immediatamente per accertarmi di cosa fosse avvenuto e per parlare con le forze dell’ordine – ha spiegato Addamiano – Lasciamo lavorare loro per capire di più e meglio cosa sia accaduto, ma dal punto di vista istituzionale è assolutamente doveroso da parte mia, con la delega alla Sicurezza, recarmi sul luogo in pieno centro perché il fatto ha una rilevanza mediatica molto elevata. Non conoscevo la famiglia ma si sa che si tratta di una ragazza molto giovane. L’aspetto umano è preponderante perché mi dispiace. Poi gli accertamenti del caso verranno fatti da chi di dovere. Lasciamoli lavorare e aspettiamo, anche se le cose prenderanno una piega meno grave di quanto previsto – ha concluso l’assessore – Attendiamo gli esiti delle attività investigative e l’eventuale esame autoptico”.