Giornata importante per la Juventus: si discute l’istanza di revoca della sentenza di assoluzione presentata dalla Procura della Figc relativa alla riapertura del caso plusvalenze. L’inizio dell’udienza era fissato per le ore 13.00, con la Juventus che è rappresentata in aula dai legali Bellacosa, Apa e Sangiorgio. In collegamento da Torino, ci sono anche il ds Bianconero Federico Cherubini, Fabio Paratici e il presidente Ferrero. Nelle prime battute dell’udienza, il procuratore Chinè ha chiesto 9 punti di penalizzazione per la Juventus. Non solo, la richiesta verte anche su 16 mesi di inibizione per Andrea Agnelli, 20 mesi e 10 giorni per l’attuale direttore sportivo del Totthenam Fabio Paratici e 10 mesi per Cherubini. Ora la palla passa alla Corte d’Appello che deciderà se riaprire o meno il processo: una risposta positiva permetterà di decidere sulle sanzioni richieste dalla Procura Federale.

Il Caso Plusvalenze, la richiesta della Procura

L’udienza vede coinvolta la Juventus e anche altri 8 club italiani: Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e la precedente proprietà del Novara. Tra i convolti ci sono anche 52 dirigenti. Fra questi anche gli ex vertici dei bianconeri: l’ex presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved, l’ex Amministratore Delegato Maurizio Arrivabene e il direttore sportivo Federico Cherubini. La prima parte dell’udienza riguarderà la discussione l’ammissibilità del ricorso di revocazione. La Procura della Federazione Italiana Gioco Calcio ritiene che i nuovi elementi fatti emergere nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Torino possano far accettare l’istanza. In quel caso, il procuratore Chiné procederà con la richiesta delle sanzioni per le società per i dirigenti. La prima richiesta, come detto, di sanzioni per le società, è quella di 9 punti di penalizzazione per il club bianconero. Subito dopo la richiesta delle sanzioni da parte dei club, son scese in campo le difese dei club coinvolti. Si attende ora la Corte Federale d’Appello che dovrà pronunciarsi sull’istanza di revoca della sentenza di assoluzione richiesta dalla Procura: una decisione che porterebbe dunque alla riapertura del processo.