C’è un neo all’interno della maggioranza di governo. Al momento piccolo ma, se non dovesse essere gestito, potrebbe crescere. La riforma dell’Autonomia crea qualche complicanza. Agita soprattutto la Lega di Matteo Salvini che ne ha fatto il tema dei temi in campagna elettorale e sulla quale si gioca gran parte della credibilità politica. Non a caso c’è proprio un leghista a guidare il mistero al ramo: Roberto Calderoli. Ma il carroccio deve fare i conti con il Presidente Giorgia Meloni che, al momento, prende tempo. L’impressione è che il Premier qualche dubbio lo abbia, specie perché vuole cercare di non inimicarsi quei governatori – del Sud, soprattutto – scettici se non contrari alla riforma. In ogni caso la Lega si sta facendo voce di questa esigenza.

Autonomia: la Lega avvisa Casellati

È successo quando Elisabetta Casellati, Ministro alle Riforme, sta procedendo alle consultazioni con i vari gruppi parlamentari per portare avanti i discorsi legate alle riforme. Specialmente quella del Presidenzialismo che, invece, sembra la priorità per Forza Italia e Fratelli d’Italia. Nelle scorse ore è toccato alla Lega ed i Capogruppo Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari hanno spiegato la loro posizioni: l’Autonomia è più importante del Presidenzialismo. Questa la loro posizione in una nota riportata dall’AGI:

Autonomia e Presidenzialismo vanno di pari passo perché sono entrambe nel programma di centrodestra, ma per noi l’autonomia viene prima, anche perché ha un iter legislativo più semplice: una legge ordinaria, contro quattro passaggi parlamentari e un eventuale referendum confermativo. Il vertice di oggi? Un’occasione per fare il punto della situazione, per valutare quali soluzioni e quali modelli sono stati adottati in altri Paesi in Europa e nel mondo, rispondono ai cronisti i due parlamentari. Abbiamo esposto le nostre osservazioni, vedremo quelle degli altri partiti e poi tireremo le somme.

Il Ministro Casellati prende atto ed appunta sul suo taccuino. Nel frattempo procede le consultazioni e si appresta ad iniziare il giro delle opposizioni: domani vedrà la delegazione di Noi moderati e giovedì quella di Azione-Italia viva. Lunedì alle 18 si terrà la riunione con i rappresentanti del Movimento 5 stelle e nei giorni successivi (la data non è ancora stata concordata) con quelli del Pd. Il suo commento:

Mi auguro di terminare questo giro di ascolto entro la fine di gennaio. Poi faremo una riflessione e vedremo come proseguirà il nostro lavoro” sulla “grande riforma che dovrà dare più stabilità al Paese e consentire agli italiani di votare direttamente il loro Presidente.