Roma-Fiorentina, le parole di José Mourinho – A chiudere la domenica di Serie A, il posticipo tra Roma e Fiorentina. I giallorossi ottengono tre punti fondamentali in ottica Europa, battendo 2-0 la Fiorentina grazie alla doppietta di un sempre più decisivo Paulo Dybala (QUI la cronaca e il tabellino) davanti a Dan Friedkin e il figlio Ryan (QUI le foto esclusive). I giallorossi hanno comandato la gara per larghi tratti, complice anche l’espulsione per doppia ammonizione di Dodò nel primo tempo. Con questa vittoria, la Roma sale a quota 34 punti in classifica, agganciando Lazio e Atalanta e rimanendo a -4 punti dal quarto posto e dunque dalla zona Champions League, occupata al momento da Inter e Juventus a quota 37. Una vittoria che dà continuità a quanto fatto dalla Roma nelle ultime partite: nel 2023 infatti Pellegrini e compagni hanno collezionato tre vittorie e un pareggio (contro il Milan), tra campionato e Coppa Italia. Al termine della sfida, ha parlato ai microfoni di Dazn l’allenatore dei giallorossi, José Mourinho.

Roma-Fiorentina, le parole di José Mourinho

Dopo la bella vittoria ottenuta contro la Fiorentina, José Mourinho nel dopo gara ha dichiarato: “Non mi sono alzato dalla panchina perché ho paura del cartellino rosso. Non sono un santo, a volte prendo dei cartellini per qualche parola più dura. Oggi era una partita difficile, loro sono un’ottima squadra. Hanno un bravo allenatore e giocatori di grandi qualità, ma noi con le nostre caratteristiche abbiamo difeso bene, siamo sempre stati in controllo, ma mi piacerebbe più qualità. Vorrei gente a cui piace di più la palla. Dal punto di vista emozionale, personalità, posso solo fare i complimenti, ma voglio più fiducia con la palla tra i piedi”. Poi Mourinho ha proseguito: “Non mi aspetto che dal mercato arrivi qualcuno. Il direttore è stato onesto e diretto, ha detto delle cose che solitamente agli allenatori non piacciono. Tutti vogliono sentire che ci sono tanti soldi a disposizione e che si può comprare chiunque, io ho avuto situazioni così, in dei club senza limiti, ma non è il nostro. Lavoriamo, diamo tutto e lavoriamo con le qualità che abbiamo. Dopo la sosta abbiamo giocato tre partite qui e il fatto di non prendere gol ci da buone chance di vincere, perché siamo una squadra che non segna tanto”.

In seguito Mourinho ha continuato: “Non voglio parlare troppo di mercato, voglio solo dire che non ho problemi personali con il direttore. Tra noi esiste onestà, non si può criticare nessuno, noi parliamo solo con onestà. È quello che mi piace. Ci sono allenatori che possono fare calcio di super qualità, chi no, mentre noi cerchiamo un equilibrio. Cerchiamo di fare il possibile e di ottenere più punti possibili. Oggi abbiamo incontrato una squadra ottima, con un ottimo allenatore, ma loro erano in dieci e non abbiamo controllato la partita con il pallone. Bove è un ‘cane malato’, perché corre tanto e morde, mi ascolta. Kumbulla è un professionista vero. Lui dà sempre una risposta positiva, lavora molto bene e anche se gioca poco, fa bene quando chiamato in causa”.

“Dybala è tornato un giorno prima”

Infine l’allenatore della Roma José Mourinho ha dichiarato: “Su Dybala dico che in principio ha chiesto di tornare l’1 di gennaio, ma gli ho detto che senza lui non avremmo vinto senza il Bologna. Gli ho chiesto di tornare il 29, ma lui mi ha chiamato il 27 per dirmi che si sarebbe allenato il 28. Questo è il Dybala che ‘non si vede’, è un ragazzo speciale. Su Abraham dico che ha attaccato bene la profondità, ma anche Matic ha gestito benissimo il pallone. Un applauso anche a Lorenzo Pellegrini, che ha fatto di tutto per giocare dopo l’infortunio di tre giorni fa. Gli ho chiesto uno sforzo e lui ha fatto 75 minuti di buon livello. Per alzare la qualità di cui parlavo serve fare crescere i ‘bambini’, come Tahirovic, che ha grandissime doti. Lui è un giocatore che può aiutare a crescere. Tra i difensori chi sa gestire meglio la palla è Kumbulla, ma Ibanez è il vero ‘animale’ che abbiamo lì. Soluzioni? Non possiamo comprare Mudryk per 100 milioni (ride, ndr)”.

In seguito, in conferenza stampa, Mourinho ha parlato anche delle difficoltà della Roma a verticalizzare e di un possibile “aiuto” da questo punto di vista di Camara e Wijnaldum: “A me piace Camara, è un bravo ragazzo e un buon giocatore. Ha avuto un infortunio in ritiro in Algarve e settimana scorsa non si è allenato, ma è un ragazzo che mi piace. Noi facciamo qualcosa che non fanno altri grandi club in Italia perché non hanno necessità, a me fa grande piacere questo. Non sono ossessionato dalle statistiche, però potete vedere quanti giocatori della Primavera sono adesso con la Roma.14 giocatori in pianta stabile in prima squadra. Rientro di Wijnaldum? Con i click dell’ufficio stampa possono trarre voi in errore, nelle clip mettono delle cose semplici che fa in allenamento, ma la verità è che lui non può allenarsi con la squadra. La prima cosa è star clinicamente a posto e poi possiamo iniziare a pensare ad altro. Le clip che potete vedere su Instagram sono cose semplici”. Infine Mou ha proseguito parlando del divario tra la Roma e le “big”: “Noi cerchiamo di migliorare dentro i nostri limiti, ovviamente c’è una cosa che mi sembra scontata: se noi con questo allenatore e questi giocatori siamo a 4 punti dal secondo posto, c’è qualcosa che non va bene con gli altri. Loro con delle rose pazzesche stanno vicini a noi, dovreste parlarne male. Siamo a 3 punti dall’Inter e a 4 dal Milan. Noi abbiamo i nostri limiti, ma cerchiamo di migliorare le cose”.