Moglie di Soumahoro e il mistero di quella firma strana. Una segnatura non autentica, che sbuca dal nulla o quasi. Un giallo che si infittisce sempre di più. All’improvviso un ex dipendente della cooperativa Karibù sostiene di avere firmato lei al posto di Liliane Murekatete, la moglie di Soumahoro. Il deputato al parlamento italiano si è però sempre dichiarato estraneo ai fatti. In particolare, si parla un verbale di assemblea siglato davanti ad un notaio di latina. E’ l’ennesimo colpo di scena di una vicenda sempre più intricata e che sta assumendo i toni di un mistero con parecchie sfumature.

Moglie di Soumahoro si dissocia dall’ichiesta

La moglie del parlamentare Aboubakar Soumahoro è la figlia di un ‘imprenditrice di origine africana che molti anni fa ha avviato una cooperativa per consentire ad altri immigrati di poter svolgere un lavoro ed essere pagati regolarmente. Il progetto avviato dalla donna aveva il compito di restituire la dignità ai proprio connazionali, regalando loro un tenore di vita che gli permettesse di sostentarsi. La donna godeva di estrema popolarità tra gli immigrati della nazione. E anche la figlia, Liliane era portata ad esempio come simbolo di realizzazione. Quest’ultima, infatti avevo svolto anche attività lavorativa all’interno dell’organo del Governo stesso. La moglie si Soumahoro ha più volte ribadito la sue innocenza ai fatti per ciò che concerne l’inchiesta avviata nei confronti della madre, dai magistrati di latina. In quel momento non si occupava della cooperativa Karibù poiché in stato di gravidanza.

Le indagini della magistratura incastrano la donna con una firma

Qualche mese fa la magistratura di Latina ha avviato delle indagini a carico di Liliane Murekatete a causa di una denuncia presentata da alcuni dipendenti della Karibù, cooperativa operante soprattutto nel Lazio. L’indagata, attraverso il proprio legale aveva chiesto ai magistrati di Latina di annullare l’ordinanza restrittiva nei confronti della sospettata , perchè – per l’appunto- in gravidanza. I magistrati hanno però rigettato la richiesta svelando il loro asso nella manica: La firma di Murekatete in quell’atto davanti al notaio, proprio nel periodo in cui si concentrano le indagini. I togati hanno anche analizzato i tabulati telefonici degli interessati, per dimostrare ,che la donna fosse presente in quel periodo.

Dipendente con le sue rivelazioni cambia tutto

All’improvviso si è verificato un colpo di scena inaspettato . La magistratura si è accorta che la firma non era di Liliane, ma di un ex dipendente della Karibù, che ieri si è assunta la responsabilità di quanto avvenuto. ” La firma è mia” – Ha detto alle autorità. ” Non è di Liliane che non era presente” Ha dichiarato Maria Therese Mukamitsindo la madre di Liliane anche lei indagata dalle autorità. A quando pare fu la stessa Liliane a chiedere alla madre di firmare il foglio delle presenze. E quando hanno chiesto alla signora Mukamitsindo perchè avesse siglato al posto della figlia lei ha ribadito: ” Non lo so, mi è stato chiesto”. A questo punto i magistrati di Latina hanno dovuto prendere atto della vicenda e valutare la situazione. Questa testimonianza ha dato respiro alla tesi del difensore della donna, Lorenzo Borrè e cioè della totale estraneità di lei ai fatti. L’assemblea quindi del 28 maggio 2019 non avrebbe visto Liliane all’interno della sua partecipazione. Ma non solo Lady Soumahoro non avrebbe preso parte nemmeno a quella del giugno 2021 anche questa contestata dai magistrati. Le prove sembrerebbero scagionare Liliane. Anche l’avvocato della donna sembra ottimista al riguardo ma le indagini continuano. La procura di Latina prosegue negli accertamenti . Nei giorni scorsi sono stati effettuati dei blitz nel comune di Sezz in cerca di documenti utili . Che ruolo ha avuto Liliane nella vicenda? E davvero innocente? O forse come in tutti i gialli il colpevole resta ben celato fino alla fine?.