Il Bonus ISCRO è un ammortizzatore economico per le partite IVA o più precisamente per i lavoratori autonomi immatricolati presso la Gestione separata INPS. La misura più conosciuta come “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)” introdotta nella normativa italiana per il triennio 2021/2023. Il beneficio economico viene attivato in presenza di una contrazione degli affari.

 Per questo motivo, già da diverso tempo possono richiedere l’adesione all’incentivo le partite IVA che rientrano in particolari requisiti reddituali e condizioni contributive.

L’Ente nazionale della previdenza sociale nella circolare n. 26 del 16 febbraio 2022, ha chiarito i criteri di ammissione al beneficio. Nello stesso tempo, tenuto conto degli indici dell’inflazione in rialzo, ha provveduto all’aggiustamento dei parametri reddituali in base all’indice dei prezzi al consumo diramati dall’ISTAT.

Osserviamo ora, nel dettaglio, se nella legge di Bilancio 2023 sono stati introdotti correttivi sull’indennità per lavoratori autonomi.

Cos’è il bonus lavoratori autonomi ISCRO partita IVA 2023

Nella legge di Bilancio 2023 non sono stati aggiunti correttivi alla misura, per cui restano in vigore i criteri originari.

L’indennità funge da “Cassa integrazione”, viene attivata in presenza di una reale contrazione degli affari. In buona sostanza, il bonus ISCRO rappresenta per la partita IVA un vero ammortizzatore economico sociale, richiedibile nei momenti di arresto del lavoro.

L’erogazione del beneficio economico viene rilasciata ai lavoratori immatricolati presso la Gestione Separata, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2, comma 26, legge n. 335 dell’8 agosto 1995, impiegati regolarmente in un’attività lavorativa autonoma che esercitano per professione abituale.

Bonus partita IVA 2023: requisiti INPS

Come riportato dall’Ente nazionale di previdenza sociale, l’ammissione al beneficio economico spetta ai  lavoratori autonomi che rientrano nei diversi requisiti disposti nella circolare n. 94 del 30 giugno 2021, tra cui:

  • non essere titolari di pensione;
  • non essere fruitore di RdC;
  • un reddito prodotto da partita IVA (autonomo), nell’anno precedente alla richiesta, uguale o inferiore al 50% della media reddituale prodotta nel triennio anteriore alla richiesta di ammissione al beneficio economico;
  • la presenza di un reddito annuo uguale o inferiore a 8.145 euro, dichiarato nell’anno precedente alla richiesta;
  • avere effettuato tutti i pagamenti contributivi obbligatori;
  • alla data della richiesta, possedere la partita IVA attiva da almeno quattro anni.

Indennità ISCRO: importo e percentuali

L’Ente nazionale della previdenza sociale riconosce per questo ammortizzatore sociale, un’indennità nella misura del 35 per cento ogni semestre applicato sull’ultimo reddito percepito dal beneficiario.

Ad ogni modo, l’erogazione massima riconosciuta non può eccedere per normativa all’importo di 800 euro, né può risultare inferiore all’importo di 250 euro.

L’importo percepito a titolo di indennità ISCRO non concorre alla formazione del reddito.

Come e quando si può fare la domanda per il bonus ISCRO Partita Iva 2023?

L’Ente nazionale della previdenza sociale per il 2023 dovrà comunicare le modalità d’invio delle richieste.

Al riguardo, si ricorda che la domanda che la richiesta potrà essere presentata in via telematica, entro la data del 31 ottobre 2023.

L’INPS prevede, infatti, la possibilità d’inoltrare la domanda tramite il servizio online o tramite il  Contact Center. Il servizio è attivo dal numero verde gratuito 803 164 da rete fissa o al numero 06 164 164 a pagamento da rete mobile.

 La scadenza per la compilazione online è il 31 ottobre 2023, così come disposto nella legge di bilancio 2021 che ha introdotto, l’indennità straordinaria per i lavoratori autonomi in via sperimentale per il triennio 2021-2023.

In sostanza, per poter richiedere l’indennità ISCRO gli aventi diritto devono presentare la domanda all’Ente nazionale di previdenza sociale entro la data sopra indicata, come anno di riferimento. Tuttavia, è possibile che l’INPS permetta l’invio delle richieste di ammissione al beneficio nel periodo dal 1° maggio al 31 ottobre 2023, come è avvenuto in passato (messaggio n. 1569 del 7 aprile 2022).

In conclusione, il beneficiario dell’indennità ISCRO può richiedere l’accesso all’ammortizzatore una sola volta nel triennio 2021-2023. Secondo i tempi stabiliti dalla normativa vigente, quindi, non potranno accedere al bonus partita IVA per il 2023 coloro che hanno goduto dell’indennità nel 2022.