È in arrivo un nuovo bonus per i trasporti. Il governo, infatti, sta lavorando a un nuovo sostegno che rimborsa i pendolari della somma che spendono per gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Lo ha detto il Presidente del Consiglio ai microfoni del Tg5: “Stiamo cercando di aiutare, in una situazione di difficoltà, chi è in maggiore difficoltà piuttosto che dare aiuti indistintamente a tutti”. La norma è inserita all’interno del provvedimento sugli aumenti del carburante e dovrebbe vedere la luce a giorni, viste anche le polemiche sul mancato taglio delle accise confermato dal governo e gli attriti all’interno della stessa maggioranza. Restano per ora sconosciuti i dettagli tecnici, anche se il sostegno dovrebbe ricalcare quello già promosso dall’ex ministro Orlando che che si è chiuso con 2,7 milioni di abbonamenti sottoscritti e 140 milioni di risorse distribuite.

Nuovo bonus trasporti annunciato dal governo. Quando, chi riguarda e i requisiti per ottenerlo. Tutte le novità

I dettagli, si è detto, sono ancora tutti da valutare, ma c’è chi non esclude possa trattarsi di una nuova edizione, magari con qualche modifica strutturale, del vecchio Bonus trasporti da 60 euro che era stato lanciato dal Ministero del Lavoro, guidato da Andrea Orlando, con l’allora Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di Enrico Giovannini, come sostegno per combattere la crisi energetica. In quel caso la richiesta del bonus doveva essere inserita su una piattaforma dedicata, per poi procedere alla sottoscrizione dell’abbonamento, scalando il bonus ottenuto dal costo. Una modalità diversa, che i tecnici potrebbero ora valutare, sarebbe invece quella di prevedere prima il pagamento presso la società di Tpl, per poi procedere alla richiesta di rimborso attraverso un nuovo portale dedicato. Il bonus era nato col primo dl Aiuti che aveva istituito un Fondo con uno stanziamento di 180 milioni per finanziare l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Questo Fondo è stato successivamente incrementato di 10 milioni dai decreti Aiuti-bis e Aiuti-ter per poi essere ridimensionato nel dl Aiuti-quater per recuperare risorse necessarie a finanziare le misure di contenimento del caro bollette. Il bonus aveva garantito uno sconto fino a 60 euro del costo degli abbonamenti per il trasporto pubblico per tutti coloro con Isee fino a 35mila euro (bambini e ragazzi lo vedevano assegnato automaticamente). Era inoltre spendibile presso un solo gestore dei servizi di trasporto pubblico e doveva essere utilizzato entro il mese di emissione presentandolo alle biglietterie del gestore selezionato il quale, a sua volta, accedeva al portale verificandone la validità. Per il nuovo strumento le regole sono però tutte da capire ma visto il successo del vecchio bonus, che nei primi mesi aveva erogato in poco tempo più di un milione di voucher, non si esclude che la piattaforma venga riattivata magari, si è detto, con qualche modifica. L’ex ministro Orlando ha chiesto il rifinanziamento per il 2023 della misura, per altro correggendo la soglia e prevedendone anche una a 350 euro per gli annuali, che in un primo momento è stato bocciato con la legge di Bilancio e con l’Aiuti Quater. Nella conversione di quest’ultimo, però, l’ex ministro ha presentato un ordine del giorno che alla fine è passato anche con i voti della maggioranza e che impegna il governo a valutare una riedizione del sostegno economico. Si attendono le dichiarazioni ufficiali sui prossimi passi che non dovrebbero tardare ad arrivare.