Ritorno alla vita normale. Per tutti, o quasi, almeno secondo le nuove direttive presentate oggi dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Un paziente affetto da Covid può essere dimesso dall’isolamento in anticipo se risulta negativo a un test rapido basato sull’antigene. Lo dice appunto l’Oms, nelle sue nuove linee guida.

Covid, la scelta dell’Oms: quarantena più breve

Un nuovo cambio di paradigma per l’Oms, che adesso presenta nuove linee guida:

Senza test, per i pazienti con sintomi le nuove linee guida suggeriscono 10 giorni di isolamento dalla data di insorgenza dei sintomi. In precedenza, l’Oms consigliava ai pazienti di essere dimessi 10 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi, più almeno altri tre giorni da quando i loro sintomi si erano risolti”.

La scelta dell’Organizzazione mondiale della Sanità quindi è quella di ridurre ulteriormente, per i pazienti sintomatici, il periodo di isolamento cui andavano sottoposti. Per coloro che risultano positivi al COVID-19 ma non presentano alcun segno o sintomo, Oms invece “suggerisce ora 5 giorni di isolamento in assenza di test, rispetto ai 10 giorni precedenti”.

Lo studio: chi asintomatico trasmette maggiormente il Covid

La novità infatti è questa: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità,

“Le prove considerate dal gruppo di sviluppo delle linee guida hanno mostrato che le persone senza sintomi hanno molte meno probabilità di trasmettere il virus rispetto a quelle con sintomi. Sebbene con una certezza molto bassa, le prove hanno anche mostrato che le persone con sintomi dimessi al giorno 5 dopo l’insorgenza dei sintomi rischiavano di infettare tre volte più persone rispetto a quelle dimesse al giorno 10″.

Ribadita l’importanza delle mascherine

Nelle sue linee guide contro il Covid, l’Oms ribadisce come le mascherine continuino ad essere uno strumento chiave contro il Covid. In particolare, “si raccomanda l’uso delle mascherine da parte del pubblico in situazioni specifiche che sono consigliate a seguito di una recente esposizione al Covid, quando qualcuno ha o sospetta di averlo, quando qualcuno è ad alto rischio e per chiunque si trovi in ​​uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. Questo potrebbe quindi anche riguardare i viaggi aerei, ma non solo. Il tutto arriva in una settimana in cui i dati relativi alla pandemia segnano un sensibile calo nel numero di contagi e decessi. L’allarme nel Vecchio Continente tuttavia lo alza l’ECDC, il centro europeo sul controllo delle malattie, che punta l’attenzione sull’avanzata della variante Kraken.