Morta la ballerina Alessia Dicuonzo dopo 8 mesi di coma: fu travolta e ridotta in fin di vita mentre aiutava i feriti di un altro incidente. La notizia del decesso della ballerina professionista e insegnante di danza caraibica di 23 anni è arrivata poco fa, ma la morte è avvenuta martedì scorso, 10 gennaio. La ragazza era stata coinvolta nell’incidente avvenuto alle 23:40 del 1° maggio scorso sulla Statale 170 tra Andria e Barletta che aveva coinvolto, a più riprese, tre autovetture. Secondo la ricostruzione della dinamica, Alessia Dicuonzo viaggiava a bordo di un’Audi A4 condotta da un 41enne di Canosa, fermatasi nei pressi dello svincolo del km 23+700 per prestare soccorso a un uomo di 33 anni che aveva avuto un incidente autonomo andando a sbattere contro il guard rail. Sul posto è piombata una terza auto, una Citroen C3, guidata da una ragazza di 23 anni, che ha falciato le due vetture ferme. Tutte le auto viaggiavano nella stessa direzione, verso Barletta. Si aggrava, pertanto, la posizione degli altri due automobilisti coinvolti nei due incidenti, inizialmente indagati per lesioni personali e ora per omicidio stradale. Come riferiscono gli avvocati dei familiari della ballerina, ricoverata all’Hospice Don Uva di Bisceglie dove è morta, agli automobilisti sarebbe stato contestato anche la guida in stato di ebbrezza. Sul corpo della ragazza sarà effettuata l’autopsia per confermare il nesso delle lesioni con la morte. Ancora non si conosce la data dei funerali.

Alessia Dicuonzo ballerina morta incidente, la notizia è arrivata poco fa

Non ce l’ha fatta Alessia Dicuonzo, la 23enne ballerina coinvolta in un incidente stradale avvenuto nella tarda serata del 1° maggio dello scorso anno tra Andria e Barletta. La ragazza è rimasta in coma per otto mesi e a nulla sono valse le cure dei sanitari dell’Ospedale di Andria che le avevano salvato la vita con un intervento neurochirurgico. La ragazza, in tutto questo tempo, non si è più risvegliata. Trasferita durante l’estate scorsa al Don Uva di Bisceglie, struttura specializzata nella riabilitazione, il 10 gennaio scorso la ragazza è morta. Nell’incidente erano rimaste ferite, in tutto, dodici persone, anche altri due automobilisti estranei all’incidente che, a loro volta, si erano fermati per prestare i primi soccorsi all’auto uscita di strada. Infatti, dopo che l’autista della Volkswagen Fox, un uomo di 33 anni, era andata a sbattere contro il guard rail, l’auto era rimbalzata al centro della carreggiata. È stato in quel momento che è sopraggiunta l’Audi A4 sulla quale viaggiava Alessia Dicuonzo che si è fermata per prestare soccorso. Ma, qualche istante dopo, è piombata sulle auto anche la Citroen C3 condotta da una ragazza di 23 anni che ha travolto le due vetture ferme. In quel momento, Alessia si trovava ancora nell’Audi A4. Condotta all’ospedale di Andria in condizioni disperate, la ragazza è rimasta ricoverata in rianimazione fino a fine luglio scorso, prima di essere trasferita presso il presidio ospedaliero di riabilitazione della Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica, vicino Brindisi, e successivamente all’Hospice di Bisceglie.

Incidente tra Andria e Barletta 1° maggio 2022, si aggrava la posizione degli automobilisti coinvolti

Si aggrava la posizione degli altri automobilisti coinvolti nell’incidente. In particolare il pm della Procura di Trani, Marcello Catalano, aveva già aperto un’inchiesta per lesioni personali gravissime nei confronti della ragazza di 23 anni alla guida della Citroen C3 e dell’altro automobilista, il 33enne alla guida della Volkswagen Fox. Con la morte della ballerina, cambia il capo di imputazione: i due sono indagati per omicidio stradale, con l’aggravante della guida in stato di ebbrezza, essendo stato rilevato un tasso alcolemico al di sopra del consentito. Inoltre, è stato disposto l’esame autoptico per Alessia Dicuonzo allo scopo di confermare il nesso di causa delle ferite riportate nell’incidente e l’avvenuto decesso dei giorni scorsi. Ad oggi, non si sa ancora quando saranno celebrati i funerali: sarà la Procura di Trani a dare il nulla osta dopo l’autopsia fissata per lunedì prossimo, 16 gennaio.