Il M5s lancia Donatella Bianchi alle elezioni Regionali nel Lazio del 12 e 13 febbraio: è lei la candidata Presidente che rappresenterà il partito pentastellato. La candidatura è stata lanciata oggi in un evento che ha visto la candidata al fianco di Giuseppe Conte il quale – tra le altre cose – ha definitivamente scaricato il Pd. L’ipotesi di una ricostituzione del campo largo, con il Movimento 5 Stelle ed il Pd in corsa insieme, seppur esclusa ab inizio è sempre rimasta una possibilità. O forse un desiderio di quella parte di sinistra che non vuole consegnare la Regione alla destra. Sia come sia, la cosa non s’ha da fare. L’M5s ha defnitivamente chiuso i ponti per questioni tematiche – l’inceneritore romano – e tattiche: provare a superare il Pd nel Lazio. C’è poi tutta la questione legata ai veti incrociati: Calenda non accetterebbe mai di entrare in una coalizione dove c’è Conte e quest’ultimo, come ha detto proprio in occasione della presentazione di Bianchi, la pensa allo stesso modo. Le sue parole:

Il nostro programma riformista non ha nulla a che vedere con l’orientamento legittimo di Iv e Azione lo dimostra l’inizio di questa legislatura: non hanno mai o quasi mai votato con noi, più facile che si trovino a votare col centrodestra e le forze di maggioranza. Rispetto il percorso congressuale delle altre forze politiche, in questo caso del Pd. Non mi pronuncio sulle modalità, sicuramente noi abbiamo sperimentato come modalità efficace quella di coinvolgere costantemente gli iscritti con la democrazia diretta digitale. In una prospettiva futura, visto che si parla spesso di battere le destre, credo che le forze progressiste debbano avere le idee chiare: l’auspicio è che ci sia una discussione vera, rifondativa.

Conte scarica il Pd, Bianchi si presenta

Insomma, i candidati per la pisana saranno tre: Francesco Rocca (centrodestra); Alessio D’Amato (centrosinistra e Terzo Polo); Donatella Bianchi (Movimento 5 Stelle). Quest’ultima, oggi, si è presentata ai suoi elettori e alle sue elettrici:

Ringrazio Conte per aver scelto una donna. La mia candidatura vuole portare le istanze della parità di genere, c’è un tema femminile che ancora non è stato smarcato, il diritto ad avere parità salariale e accesso a ruoli apicali o a finanziamenti. Questo paese deve finalmente arrivare a un punto di svolta, la questione femminile non è superata. Continuerò anche in questa veste a fare il possibile affinché questa democrazia riconosca gli spazi che le donne meritano. Quando ci sorprende temo di avere un Cda di soli uomini, avremo risolto.

Sanità ed Autonomie

In attacco alla destra e allo sfidante Francesco Rocca, Donatella Bianchi ha difeso la posizione del suo partito di contrarietà alla riforma per le autonomie. Le sue paorle:

L’autonomia differenziata è una scelta che parte dalle regioni. Se il centrodestra dovesse vincere, la prima cosa che farebbe sarebbe proprio chiedere l’autonomia differenziata per il Lazio.

Non poteva mancare, poi, la issue cardine di una contesa regionale: la sanità. Il diktat di Bianchi è uno su tutti: fuori la politica dalle nomine. In questo senso spiega:

Per la sanità abbiamo linee chiare. Fuori la politica dalle nomine. La difesa della sanità pubblica. Il potenziamento della rete ospedaliera anche con le connessioni sul territorio. Non si può pensare ancora che tutti vengano a Roma. C’è un tema di rafforzamento di tutto il sistema sanitario nazionale – ha continuato – a partire dai medici di base fino al personale del pronto soccorso. Tante piccole misure che vanno a risanare il sistema e a garantire a tutti i cittadini lo stesso diritto alla salute. Non è possibile che si prosegue in questo modo, in cui tutti vanno a curarsi a Roma e a Milano. La digitalizzazione aiuta su questo fronte, affinché tutto questo non accada più. Gli interventi sulla rete di emergenza-urgenza sono poi uno dei nodi principali. Vorremmo l’assunzione dei giovani medici con un investimento sulla formazione. Loro potrebbero essere un grande rinforzo.

Aspettativa dalla Rai

Donatella Bianchi è un corpo alieno alla politica. Nella vita, tra le altre cose, è un’affermata giornalista della Rai dove è conduttrice di Linea Blu. Nel tentativo di mettere a tacere i rumors dei giorni addietro, poi, ha chiarito: si metterà in aspettativa. Il suo commento:

Che cosa farò io da grande sembra sia diventata la questione centrale. Dalle prossime ore sarò in aspettativa dalla Rai, per il semplice motivo che ho finito le ferie e ho preso un’aspettativa per concentrarmi sulla campagna elettorale. Poi magari i cittadini romani decideranno che non sono abbastanza brava, ma dirvi oggi che cosa farò il 14 febbraio è troppo presto, non lo so. Ora sono qui anche perché voglio dare il mio contributo come presidente, come consigliere e come opposizione. Cosa accadrà dopo il 14, è presto per dirlo.