Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso operativo il bonus 200 e 150 euro. La notizia è disponibile direttamente sul sito istituzionale, correlata d’importanti novità per i lavoratori autonomi e liberi professionisti privi di partita IVA.

La prima novità del 2023 riguarda l’ampliamento degli aventi diritto al beneficio economico. In base alle prime rilevazione dei dati ufficiali diramati dal ministero del Lavoro la distribuzione del contributo economico da 200 e 150 euro arriverà a circa 30 mila autonomi e 50 mila professionisti, di cui 30 mila specializzandi in medicina e chirurgia.

Bonus 200 e 150 euro: ultimissime novità

Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociale in un comunicato ufficializzato sul sito online istituzionale, ha resto noto i primi criteri di distribuzione del bonus 150 e 200 euro. In particolare, il beneficio economico è stato ampliato a una vasta platea di aventi diritti, per cui rientrano nell’ammissione al contributo i lavoratori autonomi, professionisti non titolari di partita IVA, così come previsto dal decreto Aiuti.

Si tratta della possibilità di ricevere una tantum da 200 euro aumentata della somma aggiuntiva di 150 euro, se il lavoratore rientra in un reddito annuo uguale o inferiore a 20.000 euro, così come previsto dal decreto Legge n. 144/2022, convertito nella Legge n. 175/2022.

​Bonus 200 e 150 euro per autonomi come richiederlo

Come si legge nella nota, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone e il Ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, hanno reso operativo il decreto ministeriali approvato il 7 dicembre 2022, attraverso il protocollo alla Corte dei Conti, arrecante correttivi al Decreto Ministeriale del 19 agosto 2022, ufficializzato attraverso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 224 del 24 settembre, in cui il cerchio dei requisiti necessari per l’ammissione al beneficio era limitato alla sola presenza dei lavoratori autonomi e professionisti titolari di partita IVA.

Un’iniziativa nata per contrastare l’aumento del costo della vita aggregato all’impennata dei prezzi dell’energia. Nel complesso, si tratta di una situazione generali di aumento dei costi su base internazionale.

Nel decreto Legge n. 50 del 17 maggio 2022, sono presenti le prime norme per la creazione dell’apposito Fondo, rimpinguato attraverso un sovvenzionamento previsto con il decreto legge n. 115 del 9 agosto 2022, successivamente convertito nella Legge n. 142/2022. Nel quale, vennero disposti ulteriori modifiche prevedendo un aumento di altri 150 euro per i lavoratori con redditi bassi.

Per questo motivo, i correttivi previsti nel nuovo decreto riguardano un ampliamento della platea degli aventi diritto, per cui si prevede un’aggiunta di altri 30 mila lavoratori autonomi, 50 mila professionisti, di cui 30mila specializzandi in medicina e chirurgia.

Bonus 200 e 150 euro: rinnovato nel 2023

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando ha reso operativa l’indennità una tantum da 200 euro prevista dal decreto Aiuti. Per la realizzazione di questa misura, il governo italiano ha stanziato risorse per 600 milioni di euro per l’anno 2022.

Come si legge nel comunicato stampa, sono ammessi al beneficio economico i lavoratori autonomi, i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS, nonché i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui, se hanno maturato un reddito complessivo uguale o inferiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021.

Il bonus 200 euro viene rilasciato a domanda, ammessi al beneficio i lavoratori se già iscritti nelle forme previdenziali sopra citate.

La richiesta per il rilascio della tantum da 200 euro dovrà essere presentata presso l’ente previdenziale appartenente, nei termini e modalità previste dallo stesso Ente.

Al momento, non risultano notizie circa il rilascio automatico della tantum 200 euro.