Gareth Bale si ritira scrivendo così la parola fine alla sua carriera da calciatore a soli 33 anni. L’ex attaccante di Southampton, Tottenham, Real Madrid e ultimo Los Angeles FC, con cui ha vinto l’MLS, ha annunciato tramite social l’addio al club e alla nazionale del Galles.
 

Gareth Bale si ritira: la lettera dell’attaccante

Gareth Bale lascia il calcio giocato comunicandolo ai tifosi attraverso il suo profilo Instagram. Un carosello commovente che inizia con un post che spiega la sua storia e a seguire 5 foto che ripercorrono la sua carriera. Il post sul suo profilo @garethbale11:

“Dopo un’attenta riflessione, annuncio il mio immediato ritiro dal calcio di club e internazionale. Mi sento incredibilmente fortunato ad aver realizzato il mio sogno di giocare lo sport che amo. Mi ha davvero dato alcuni dei momenti più belli della mia vita. La più alta delle vette in 17 stagioni, qualcosa che sarà impossibile da replicare, qualunque cosa abbia in serbo per me il prossimo capitolo.
Dai miei primi tocchi al Southampton agli ultimi con Los Angeles FC e tutto quello che ci sta in mezzo, hanno forgiato una carriera di club di cui sono immensamente orgoglioso e grato. Giocare per il mio Paese ed esserne capitano 111 volte è stato un sogno diventato realtà.
Mostrare la mia gratitudine a tutti coloro che hanno giocato la loro parte in questo viaggio, penso che sia impossibile. Mi sento in debito con molte persone che mi hanno aiutato a cambiare la mia vita e forgiare la mia carriera in un modo che non avrei mai potuto sognare quando ho iniziato a 9 anni.
Ai miei precedenti club, Southampton, Tottenham, Real Madrid e infine Los Angeles FC. Tutti i miei allenatori, staff, compagni di squadra, gli appassionati tifosi, i miei agenti, i miei incredibili amici e la mia famiglia, l’impatto che avete avuto è incommensurabile.
I miei genitori e mia sorella, senza la vostra dedizione in quei primi giorni, senza fondamenta così forti, non starei scrivendo questo comunicato ora, quindi grazie per avermi messo su questo cammino e per il vostro incrollabile supporto.
Mia moglie e i miei figli, il vostro amore e supporto mi ha spinto avanti. Di fianco a me in tutti gli alti e bassi, tenendomi con i piedi per terra lungo la via. Mi avete ispirato a fare meglio e a rendervi orgogliosi.

Quindi, vado avanti in vista del prossimo capitolo della mia vita. Un momento di cambiamento e transizione, un’opportunità per una nuova avventura…”.
 

Sui social anche una lettera alla famiglia gallese

Alla famiglia gallese dedica invece un post a parte. Nove le foto che riavvolgono il nastro. Dal bronzo del Galles agli europei del 2016 fino al 27 maggio 2006 nel suo esordio con la maglia dei dragoni rossi.

“La mia decisione di ritirarmi dal calcio internazionale è stata finora la più difficile della mia carriera.
Come posso descrivere cosa significhi per me essere parte di questo Paese e di questa squadra? Come posso spiegare l’impatto che ha avuto sulla mia vita? Come posso mettere a parole quello che ho provato ogni singola volta che ho indossato quella maglia? La mia risposta è che non posso rendere giustizia a nessuna di queste cose con le semplici parole. Ma so che ogni persona coinvolta nel calcio gallese sente la magia ed è colpita in modo potente e unico, quindi so che capite come mi sento, senza usare alcuna parola.
Il mio percorso a livello internazionale ha cambiato non solo la mia vita ma chi sono. La fortuna di essere gallese, essere selezionato per giocare ed essere capitano del Galles, mi ha dato qualcosa di incomparabile a qualunque altra cosa abbia provato. Sono onorato per aver potuto giocare un ruolo nella storia di questo incredibile Paese, per aver sentito il supporto e la passione del muro rosso, e insieme abbiamo raggiunto posti inattesi e incredibili.
Ho condiviso lo spogliatoio con ragazzi diventati fratelli e uno staff che è diventata famiglia. Ho giocato per gli allenatori più incredibili e sentito l’incondizionato supporto e amore dai fan più calorosi del mondo. Ringrazio ognuno di voi per essere stati con me in questo viaggio.
Quindi per ora faccio un passo indietro, ma non da una squadra che vive in me e scorre nelle mie vite. Alla fine, il dragone sulla maglietta è tutto quello che scorre nelle mie vene.

Insieme più forti”.