Scuola, ecco come cambia la maturità 2023. Dal prossimo giugno si accede all’esame delle scuole superiori con l’Invalsi e i maturandi dovranno affrontare due prove scritte uniformate a livello nazionale e un esame orale pluridisciplinare. A indirizzare i nuovi esami è il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha ripristinato molte delle regole che erano in vigore nel periodo precedente la pandemia e risalenti all’allora ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli. Gli ultimi due ministri, Lucia Azzolina e Patrizio Bianchi, dopo Marco Bussetti e Lorenzo Fioramonti, hanno dovuto cambiare le regole per via del distanziamento imposto dal Covid. Il neo-ministro Valditara ha già inviato la circolare alle scuola per informare delle regole da seguire per gli esami di maturità dell’anno scolastico 2022-2023 per i 470.000 studenti che si prevede dovranno affrontare le prove finali.

Scuola maturità 2023: ecco quali sono le nuove regole di accesso agli esami

La prima regola da seguire per l’ammissione agli esami di maturità 2022 è quella della presenza a scuola. Gli studenti dovranno aver accumulato un monte ore nell’arco dell’anno scolastico pari ad almeno i tre quarti di quello svolto in classe. Inoltre, l’accesso è subordinato anche al voto e al conseguimento della sufficienza (voto 6) in tutte le materie, inclusa la condotta. Con un “5” è il consiglio di classe a decidere l’ammissione o meno, con motivazione. Novità assoluta del nuovo esame è l’aver partecipato alle prove Invalsi nelle materie di Italiano, Matematica e Inglese. Non sarà considerata ai fini della maturità l’alternanza scuola-lavoro: il decreto “Milleproroghe” del governo di Giorgia Meloni, infatti, lo ha escluso e nella circolare che il ministero dell’Istruzione ha girato alle scuole si spiega che, a causa della pandemia, in “taluni casi non è stato raggiunto il target orario previsto” delle 210 ore negli ultimi tre anni degli istituti professionali, delle 150 ore negli istituti tecnici e delle 90 ore nei licei.

Due prove scritte ed esame orale nel 2023

Le prove scritte della maturità 2023 consisteranno in un esame di Italiano, comune a tutti gli indirizzi, da svolgersi nella stessa modalità per tutti (sei ore di durata e scelta degli studenti di una delle sette tracce proposte). Le tracce sono trasversali a tutti gli istituti e potranno variare da argomenti artistici a letterari, da storici a filosofici e scientifici, da tecnologici a economici e sociali. La seconda prova, ed è una novità, è scelta dal ministero mediante decreto in pubblicazione entro la fine di questo mese, anziché dalle commissioni come è avvenuto nello scorso anno. Le stesse commissioni tornano alla composizione degli esami pre-Covid. Dunque, ci sarà presidente esterno alla scuola, tre membri interni e altrettanti esterni, questi ultimi nominati a maggio prossimo. L’esame orale consisterà nel colloquio interdisciplinare e multidisciplinare. Non ci saranno le tesine ammesse durante gli anni di pandemia. Il maturando dovrà esaminare e analizzare testi, documenti, problemi ed esperienze con collegamenti sviluppati in maniera critica, utilizzando anche le lingue straniere. Anche se ininfluente ai fini dell’ammissione agli esami di maturità, sull’alternanza scuola-lavoro lo studente potrà presentare una relazione o un elaborato a chiusura del percorso formativo. Infine, il voto finale sarà espresso in centesimi, ma il credito scolastico tornerà ad avere il limite di 40 punti (anziché 60 del periodo Covid). Gli altri 60 punti dovranno maturare grazie alle prove scritte e orali (il minimo per superare la maturità è 60 punti).