Centinaia di fedeli si sono raccolti dalle prime ore della mattina di oggi, martedì 3 gennaio, per visitare la camera ardente del Papa emerito Joseph Ratzinger e dargli un ultimo saluto. La salma di Benedetto XVI riposa per il secondo giorno alla Basilica di San Pietro, a Roma: i pellegrini che stanno raggiungendo la Basilica per rendere omaggio al Papa dimissionario provengono da tutto il mondo. Ogni accesso ai vari varchi del simbolo dello Stato del Vaticano viene attentamente presidiato dalle forze dell’ordine.

Oggi la camera ardente di Papa Ratzinger resterà accessibile fino alle 19, mentre domani, mercoledì 4 gennaio, sarà agibile dalle 7 alle 19. Il funerale dell’ex pontefice è in programma giovedì in piazza San Pietro: a celebrarlo sarà Papa Francesco.

Camera ardente Ratzinger, oggi in visita al Papa emerito personalità religiose e il premier ungherese

Intanto diverse personalità e delegazioni da tutto il mondo si stanno radunando nella Capitale per partecipare ai funerali di Benedetto XVI. Il Patriarca di Antiochia dei Siri, Ignazio Youssef III Younan, è giunto a Fiumicino questa mattina con un volo di linea proveniente da Istanbul. Presenti anche un arcivescovo di Baghdad e uno di Aleppo, mentre in serata è atteso a Roma il Cardinale Andrew Yeom Soo-jung, Arcivescovo metropolita emerito di Seoul, in arrivo dalla Corea del Sud.

Anche il premier ungherese Viktor Orban ha reso omaggio alle esequie del Papa emerito nella Basilica di San Pietro. Accompagnato dalla moglie, il primo ministro ha fatto il suo ingresso in Basilica e si è diretto verso il feretro con le spoglie di Ratzinger.

Morte Ratzinger, sit-in di protesta del fratello di Emanuela Orlandi

Il silenzio li ha resi complici“: con queste parole, indirizzate ai Papi Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, Pietro Orlandi ha indetto un sit-in di protesta in programma il prossimo 14 gennaio, in Largo Giovanni XXIII, tra le 16:30 e le 18:30.

Il fratello di Emanuela Orlandi, ragazzina scomparsa a Roma nel 1983, spiega di non aver intenzione di rinunciare alla sua battaglia.

Continueremo fino alla fine a pretendere Verità e Giustizia, lo dobbiamo a Emanuela e a tutte le vittime della crudeltà umana.