Case delle tecnologie emergenti: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato la graduatoria finale per quanto riguarda i sette progetti che sono stati ammessi al finanziamento per promuovere la competitività dei territori.

In particolare, sono sette le iniziative vincitrici del bando 2022, le quali potranno procedere con la realizzazione delle nuove Case delle tecnologie emergenti.

L’obiettivo principale è, dunque, quello di creare dei centri di trasferimento tecnologico verso le piccole e medie imprese su tematiche quali:

  • la blockchain;
  • l’internet of things;
  • l’intelligenza artificiale;
  • le tecnologie quantistiche.

I progetti vincitori del bando 2022 sono stati presentati dai seguenti comuni:

  • Bologna
  • Napoli
  • Taranto
  • Genova
  • Pesaro
  • Cagliari
  • Campobasso.

I partenariati, promossi nell’ambito del Programma di supporto alle tecnologie 5G, dovranno sostenere la competitività dei territori sviluppando:

  • progetti di ricerca;
  • sperimentazione;
  • trasferimento tecnologico.

Il suddetto programma, nello specifico, serve a coniugare le competenze delle università e dei centri di ricerca con le esigenze proprie del tessuto imprenditoriale, puntando sulla promozione dell’utilizzo delle tecnologie emergenti collegate allo sviluppo delle reti di nuova generazione 5G.

Il finanziamento per gli interventi da attuare è pari a circa 80 milioni di euro a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020.

I sette comuni che quest’anno sono risultati vincitori del bando si aggiungono agli altri sei che hanno già avviato le Case delle tecnologie emergenti durante gli anni passati, ovvero:

  • Matera
  • Bari
  • Torino
  • L’Aquila
  • Prato
  • Roma

Case delle tecnologie emergenti: il bando 2022 relativo al Programma di supporto alle tecnologie emergenti 5G

Il Programma di supporto alle tecnologie emergenti 5G promuove centri di trasferimento tecnologico, ovvero le “Case delle tecnologie emergenti“, al fine di coniugare le competenze scientifiche delle università e degli enti di ricerca con le esigenze delle imprese.

In particolare, le Case delle tecnologie emergenti hanno come obiettivo principale quello di:

  • supportare progetti di ricerca e sperimentazione;
  • sostenere la creazione di startup;
  • favorire il trasferimento tecnologico verso le piccole e medie imprese.

Per fare questo, tale programma si basa sui seguenti temi:

  • Blockchain e Crypto Asset;
  • Internet of Things (IoT);
  • Intelligenza Artificiale;
  • 6G;
  • tecnologie quantistiche.

Al bando del 2022 potevano partecipare tutti i comuni, all’interno dei quali è presente una rete a banda ultralarga in tecnologia mobile 5G.

Le risorse che serviranno per finanziare i progetti dei comuni vincitori del bando serviranno per sviluppare iniziative legate alla ricerca, alla sperimentazione e al trasferimento tecnologico all’interno della Casa delle tecnologie emergenti.

In particolare, sono stati stanziati all’incirca 80 milioni di euro a valere sulle somme residuali del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 di cui alla Delibera CIPESS n. 9 del 2021, la quale approva il Piano di sviluppo e coesione del Ministero.

Al bando non potevano partecipare tutti i comuni che erano già risultati vincitori negli anni precedenti.

Dopo aver inviato la domanda di partecipazione, entro i termini che erano previsti dal bando, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato all’interno del proprio sito web istituzionale la graduatoria finale con i 7 Comuni vincitori.

Nello specifico, a ciascun comune partecipante è stato attribuito un punteggio complessivo riguardante la propria proposta progettuale, ed il risultato è stato pubblicato all’interno della graduatoria finale, con l’indicazione del finanziamento, in base alle risorse che sono state stanziate per il programma.

A tutti i comuni per i quali i propri progetti non sono stati ammessi e, perciò, non risultano presenti all’interno della graduatoria, perché esclusi dalla procedura selettiva, è stata data la motivazione che ha portato all’esclusione, notificata direttamente agli interessati.

LEGGI ANCHE Accordi per l’innovazione secondo sportello. come e quando fare domanda