Totò Cascio malattia. Totò Cascio, lo straordinario bambino protagonista del film premio Oscar di Giuseppe Tornatore “Nuovo cinema paradiso”, racconta in prima persona la sua storia in un cortometraggio prodotto da Movimento Film e Rai Cinema per Fondazione Telethon.

Totò Cascio malattia

Il cortometraggio è stato girato negli stessi luoghi in cui trentatré anni fa erano avvenute le riprese del film premio Oscar. Ed è proprio “Totò” che racconta in prima persona la sua condizione, che cosa vuol dire perdere la vista e ritrovarsi in un labirinto emotivo dal quale cerca di uscire con tutte le proprie forze.

“Sono quasi del tutto privo della vista e non ne potevo più di nascondermi” aveva raccontato mesi fa Cascio al Corriere della sera: “Riesco a vedere le luci. Percepisco se in una stanza ci sono le finestre aperte, ma oggi sono abbastanza autonomo. Dopo anni di lavoro su me stesso ho imparato che il vittimismo serve a poco”.

Toto Cascio aveva appena undici anni quando arrivò la diagnosi della retinite pigmentosa, a ridosso delle offerte di lavoro che arrivavano numerose dopo il successo di Nuovo Cinema Paradiso.

Cos’è la retinite pigmentosa

La retina riveste la parte interna dell’occhio ed ha la funzione di acquisire le immagini tramite i fotorecettori che la compongono e di trasmetterle al cervello tramite il nervo ottico.

La retinite pigmentosa è una degenerazione lentamente progressiva e bilaterale della retina e dell’epitelio pigmentato retinico, causata da varie mutazioni genetiche. I sintomi comprendono emeralopia e riduzione del campo visivo periferico.

La retinite pigmentosa implica la graduale perdita dei fotorecettori e, di conseguenza, il progressivo restringimento del campo visivo che coinvolge prima la porzione periferica e successivamente quella centrale. Le principali cause della retinite pigmentosa sono le alterazioni genetiche che l’individuo ha ereditato da uno o da entrambi i genitori e che può trasmettere alla futura progenie.