C’è era anche Luciano Moggi tra i presenti questa mattina all’Allianz Stadium, in occasione dell’assemblea dei soci che ha ratificato le nomine del nuovo Consiglio d’Amministrazione e approvato l’ultimo bilancio. L’attesa per l’intervento del presidente dimissionario Andrea Agnelli era enorme. L’ex numero della società bianconera si è detto pronto a combattere per difendere la posizione propria e della Juventus dopo l’ultimo filone d’inchiesta “Prisma”, portato avanti dalla procura di Torino e che ha coinvolto direttamente l’intero Consiglio d’Amministrazione dimissionario. Ma a regalare ulteriore scalpore all’assemblea dei soci di questa mattina è stato l’intervento di Luciano Moggi. Accolto da un caloroso applauso dei presenti, l’ex direttore generale della Juventus ha rincarato la dose sulla questione relativa alle ultime vicende giudiziarie in casa bianconera: “Se è vero che è stato riaperto il caso plusvalenze perché pensano di aver trovato elementi nuovi, è altrettanto vero che bisognerebbe riaprire Calciopoli, una ferita che non si rimargina ancora per noi e per la Juventus”. Una presa di posizione forte, che fa riferimento all’inchiesta della bollente estate del 2006, in cui la Vecchia Signora fu retrocessa d’ufficio in Serie B per illecito sportivo, con annessa cancellazione degli scudetti vinti nelle stagioni 2004/05 e 2005/06.

Moggi all’attacco: “La Juventus non ha mai rubato, siamo parte lesa”

Coinvolta nuovamente dallo scandalo plusvalenze delle ultime settimane, la Juventus trova in Moggi il suo avvocato difensore più agguerrito. L’ex direttore generale della società bianconera ha poi dichiarato: “Visto che io sono uno abituato a vivere e non ad esistere, continuo a combattere per Calciopoli. Noi siamo considerati colpevoli di cose che hanno fatto altri. Ho qui una chiavetta che finalmente è completa di tutto – ha dichiarato mostrando una chiavetta USB consegnata ad Agnelli – in cui Carraro (ex presidente FIGC, ndr) diceva che la Fiorentina non poteva retrocedere e neanche la Lazio, ma chiedeva di non aiutare la Juventus prima di una partita contro il Milan. E ci sono le registrazioni di Meani che parla degli arbitri”. Le parole di Moggi, durante l’odierna assemblea dei soci, rappresentano una vera e propria presa di posizione contro il “sistema”. Quel sistema che, a distanza di anni, vede la società bianconera macchiata di reati – a detta di Moggi – mai concretizzati: “La Juventus non ha mai rubato nulla a nessuno – chiarisce l’azionista bianconero –. Forse hanno rubato qualcosa a noi, come a Perugia nel diluvio del Curi. Ci hanno rubato qualcosa anche l’anno dopo, quando la Roma vinceva il campionato e si cambiarono le regole in corsa”.

Le parole di Moggi su Oriali e Arrivabene

Durante l’odierna assemblea dei soci della Juventus, Luciano Moggi è un fiume in piena. Nel mirino dell’ex dirigente finisce anche Gabriele Oriali: “Guardate cos’è successo con i passaporti. L’Italia è questa, guardate chi sta in panchina a fare il Team Manager nella Nazionale, quello che ha falsificato il passaporto di Recoba”. In conclusione, una disamina tecnica e una critica all’ultimo direttore generale della Juventus, Maurizio Arrivabene: “Non mi è piaciuto il suo discorso sportivo. Le squadre si fanno con criterio, la Juventus non ha un centrocampo e non bisognava pensare di acquistare degli attaccanti”. Si conclude, tra gli applausi dei presenti, un intervento destinato a far discutere per le modalità e le tematiche trattate.